Ospedale San Luca, altri 90mila euro per gli espropri

Il nuovo ospedale di Lucca è operativo da ormai quasi un anno, ma il conto per gli espropri dei terreni dove è stato realizzato continuano a crescere. Senza considerare che ci sono 800mila euro in ballo per due ricorsi vinti da due proprietari di aree espropriate e per i quali l’Asl ha fatto ricorso in Cassazione (Leggi). Intanto, però, l’azienda sanitaria è costretta a investire per il capitolo rimborsi ai proprietari di terreni agricoli o edificabili dove ora insiste il monoblocco altri 90mila euro.
Questo perché si è finalmente espressa sul valore delle aree in questione la commissione provinciale espropri alla quale la Asl si era rivolta per tempo chiedendo una valutazione dei prezzi fissati in un primo momento dal progettista dell’opera. Cifre molto inferiori a quelle stabilite invece dall’organismo di valutazione, che ora costringe l’Asl a mettere di nuovo mano al portafogli. La cifra dei 90mila euro costituisce quindi la “differenza” tra gli importi accordati, già pagati direttamente o attraverso la costituzione di fondi alla cassa depositi e prestiti, ovvero alla ragioneria provinciale dello Stato di Lucca, e quelli indicati dalla commissione provinciale prestiti.
Quello che è avvenuto è ricostruito in una delibera approvata dal direttore generale dell’Asl 2 di Lucca, da cui si evince che le indennità provvisorie di esproprio erano state stabilite dal progettista dell’opera, che aveva predisposto un piano particellare dei terreni da acquisire: si era quindi stabilito che l’indennità provvisoria di esproprio dovesse essere di 4,10 euro per le aree agricole e di 55 per quelle edificabili.
La Commissione provinciale di esproprio ha alle fine fornito le proprie valutazioni che
corrispondono a 7,50 euro per le aree agricole ed a 60 per le aree edificabili, con un incremento, come è evidente, rispetto alle previsioni delle indennità provvisorie.