Sesti: nei prati dell’ex Cavallerizza il teatro all’aperto

19 marzo 2015 | 12:27
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Sesti: nei prati dell’ex Cavallerizza il teatro all’aperto

Il teatro all’aperto di Lucca? Alessandro Sesti, vignettista ed ex membro del cda del Giglio non ha dubbi. La sua sede è “all’interno del centro storico in una collocazione logisticamente perfetta e con caratteristiche ideali per il teatro, la musica, il balletto e, come va di moda dire, quant’altro”. “A 50 metri da quella per fortuna fallita ristrutturazione di Piazzale Verdi – aggiunge Sesti -, che prevedeva una arena ovale, progetto per troppi aspetti sbagliato del quale, tuttavia, se ne recupera uno positivo quello, cioè, di dotare la città di un luogo deputato alla realizzazione di eventi all’aperto. Si tratta dello spazio verde appena dentro Porta S.Donato tra la Cavallerizza e la vecchia porta che attualmente ospita i servizi di accoglienza turistica”.

“Un palcoscenico di 30 metri per 10 – prosegue Sesti – attestato alla vecchia porta che funge da fondale architettonico ed il cui interno riservato al backstage. Il prato antistante, opportunamente livellato con un leggero declivio, si stende la platea delimitata, lato mura e all’occorrenza, da una o più tribune. Il tutto nel pieno rispetto delle emergenze storiche presenti. Una capienza stimata in 2500 posti a sedere che triplicano nella versione in piedi. Ampi spazi di servizio al palcoscenico nei cortili comunali recintati, il parcheggio Palatucci appena fuori le mura, la zona scarsamente abitata, l’edificio della Cavallerizza con i suoi ampi spazi coperti che si integrano nel ‘villaggio multiculturale’. Multiculturale, appunto, che spazia dalla lirica alla danza, dalla prosa al musical, al pop, al cinema. Una diramazione del Teatro del Giglio con impiego pieno delle sue competenze sia culturali che tecniche. L’intervento strutturale di base è di basso impatto economico ed è tecnicamente semplice mentre le strutture e attrezzature (palco, sedie, tribune,ecc.) noleggiabili, essendo mobili, sono modulabili a seconda delle esigenze del servizio che devono svolgere, in tutto, per 4/5 mesi l’anno. Metto a disposizione della città questa mia proposta sulla quale, mi auguro, si possano confrontare opinioni autorevoli in merito alla sua fattibilità, primo fra tutti il Comune di Lucca che sta completando la Cavallerizza, e che può cogliere la grande opportunità che è li a portata di mano”.