Mammini e Pagliaro: urbanistica, confronto sia su sostanza

Tiene ormai banco da giorni e in particolare dal consiglio comunale di martedì scorso, abbandonato dall’opposizione in segno di protesta, la polemica sul nuovo piano strutturale che il Comune si appresta ormai a varare. Le minoranze accusano il governo della città di “poca trasparenza” e ancora ieri Roberto Lenzi, capogruppo dell’Idv in consiglio comunale, esprimeva, a nome delle opposizioni che già martedì erano salite sull’Aventino, dubbi sull’iter, temendo l’ipotesi di ritrovarsi lo strumento bello e pronto in consiglio comunale (Leggi). “Un’opposizione, o se si preferisce minoranza, sana, onesta e compatta, si sa, in politica è da sempre auspicata anche da un’altrettanta sana, onesta e compatta maggioranza. Se l’argomento piano strutturale, come sembra, è utile a compattare le otto minoranze presenti (spesso assenti) in Consigio comunale ci possiamo anche sacrificare per un’opera che alla lunga potrebbe risultare meritoria per la qualità del dibattito politico cittadino e quindi per l’azione che la politica potrebbe e dovrebbe svolgere, ma affinché l’intesa funzioni deve essere basata su presupposti duraturi, su vicende reali e sostanziali”. E’ questa la nuova replica dell’assessore all’urbanistica Serena Mammini e del presidente della commissione Lucio Pagliaro (Pd). “Nel caso specifico – proseguono -, l’appiglio di polemica che da alcuni giorni si rimpalla su stampa on-line e cartacea, pur sforzandoci, non riusciamo a capire su che cosa si basi”.
“‘Sarà battaglia totale’ si legge – citano Mammini e Pagliaro -. Ma a prescindere e per partito preso? Non capiamo ma ne prendiamo atto. ‘Paura che il documento urbanistico arrivi in Consiglio bello e pronto’. Preoccupazione lecita, avvertimento afferrato, ma ricordiamo che ci sono state commissioni in cui è stata delineata un’ipotetica, auspicata scansione dei tempi (seduta del 29 gennaio) e consegnato l’indice tematico degli argomenti. Se poi, i consiglieri-guerrieri non erano presenti questo a noi dispiace e se vogliono basare la loro dialettica su dichiarazioni non ufficiali, ne hanno facoltà, ma quel collante che dovrebbe unirli risulterà assai debole. Ribadiamo, in queste settimane l’amministrazione sta compiendo approfondimenti al proprio interno che verranno sottoposti poi alla commissione così come le tematiche emerse durante gli incontri partecipativi, una volta elaborate, verranno restituite ai cittadini in termini di risposte concrete alle loro richieste e suggerimenti. Ribadiamo ancora che per non prenderci in giro davvero, occorre sottolineare che per poter fare commissioni che non parlino del nulla, è necessario che un certo materiale tecnico di partenza sia elaborato. Se non vogliamo cibi precotti dobbiamo attendere un certo tempo per la preparazione. Alcune pietanze di base hanno un’elaborazione tecnica derivante dal grande libro delle ricette (Normative) regionali, altre, guarnizioni comprese, derivano dalla strategia di chi governa il Comune ma non in contrasto con il gusto delle stesse ricette di cui sopra. Infatti, come alcuni esperti componenti della Commissione sapranno, siamo in una fase assai particolare di elaborazione normativa a livello regionale, quasi una fase sperimentale. Inoltre a differenza di qualche anno fa i temi trattati dal piano strutturale, per intenderci, la cornice del Piano, devono essere condivisi a livello regionale, copianificati, e la bozza di Piano deve trovare piana compatibilità con il Pit, oltretutto non ancora approvato dalla Regione. Quindi un lavoro complesso e delicato. Lamentare la mancanza di trasparenza è un argomento che merita rispetto, ci mancherebbe (infatti tutto il materiale prodotto e pubblicabile è on-line www.comune.lucca.it/pianostrutturale e la pagina Facebook della Casa della Città è una sorta di diario di bordo di questo percorso); ma senza sostanza certe dichiarazioni rischiano di restare parole vuote e questo non fa il bene della città, né delle minoranze all’uopo riunite”.