
Illuminazione e centro sportivo. E i margini di scontro fra Lucchese e Comune di Lucca tornano a riaprirsi. Nonostante la convenzione firmata in estate, e mai troppo digerita dalla società rossonera e dal suo presidente Bacci, in vista della conclusione della stagione e dell’inizio del prossimo campionato alcune questioni rimangono in sospeso e ancora da risolvere. Una di queste è quella dell’illuminazione dello stadio Porta Elisa, che non è adatta agli standard richiesti dalla Lega Pro e per cui i rossoneri sono “in deroga” per la partecipazione al campionato (e non sarà sfuggito ai più che a Lucca di gare in notturna non se ne sono disputate, se non in forma amichevole). Una situazione che, però, rischia di penalizzare la squadra per il futuro, anche in sede di iscrizione al prossimo campionato.
Il presidente Andrea Bacci è tornato anche oggi (26 marzo) sull’argomento: “Illuminazione? – dice – Chiedetelo al sindaco di Lucca. La situazione è molto grave, così come quella dell’intero sport in città. Speravo che il derby con il Pisa al Porta Elisa potesse essere un momento di incontro con il primo cittadino, d’altronde a volte i politici hanno anche bisogno di visibilità. Ma così non è stato. Evidentemente non c’è interesse verso la Lucchese, ma bisognerà che prima o poi gli interesse”. Bacci specifica dopo il suo pensiero: “Il Comune – dice Bacci – se non mantiene gli impegni che sono inseriti nella convenzione, rischia in maniera seria. Credo di aver fatto loro fin troppi piaceri, ora questa situazione andrà risolta. Basti pensare che il Pisa aveva fatto la squadra per partecipare alla serie B e aveva presentato domanda di ripescaggio. Aveva tutti i requisiti ma per una questione del tutto simile a quella della Lucchese, quella dell’illuminazione dell’Arena Garibaldi, non è stata ripescata. Ditemi voi se questa è una situazione che ci possiamo permettere”.
A latere anche l’idea di creare un centro sportivo in rossonero: “Per il nostro progetto di settore giovanile – dice Bacci – la situazione non è ideale, ma diciamo sufficiente almeno per iniziare. L’idea del centro sportivo è sempre nelle nostre corde, ma anche in questo caso il nostro interlocutore è il Comune”. L’ipotesi di traslocare in Comuni limitrofi, comunque, al momento non è prioritaria: “Mi sembrerebbe strano – dice – portare il centro di allenamento di una squadra che porta il nome della città di Lucca in un comune limitrofo come Capannori o Porcari. Pensate cosa succederebbe se la Fiorentina decidesse di costruire il suo stadio a Prato… Per questo noi continueremo con tutte le forze a trovare una soluzione con il Comune di Lucca, che prima o poi ci dovrà dare ascolto”.
Enrico Pace