Accattoni molesti, Forza Italia lancia la petizione popolare

Di fronte all’ostruzionismo incontrato in consiglio comunale, Forza Italia va avanti nella battaglia contro l’accattonaggio molesto a Lucca e lo fa rivolgendosi alla cittadinanza, con una petizione volta a riportare ordine e sicurezza in città. Ad annunciarlo, questa mattina (28 marzo) a Palazzo Orsetti, sono stati il capogruppo Marco Martinelli ed il collega Mauro Macera, principali promotori della campagna per la raccolta firme, che si pone l’obiettivo non solo di sollecitare l’attivismo dell’amministrazione Tambellini sulla questione, ma anche di mobilitare la Prefettura, affinché si possano adottare provvedimenti comuni, validi per tutto il territorio provinciale.
“Con questa iniziativa intendiamo lanciare un messaggio forte e chiaro all’amministrazione comunale – spiega Martinelli – messaggio che non promuoviamo nel nostro interesse personale, bensì a difesa dell’intera collettività. I cittadini – evidenzia – non possono più sopportare il peso di una tassazione elevata a fronte della pressoché totale assenza di tutela da parte dei governanti. L’amministrazione Tambellini – aggiunge Martinelli – si sta dimostrando a tratti inerme, a tratti inefficace di fronte al dilagare del fenomeno dell’accattonaggio molesto, non curandosi, in tal modo, della sicurezza dei cittadini lucchesi, così come dei turisti, che rappresentano un’importante fonte di ricchezza per l’intero territorio. Cosa ancora più grave è la carenza di tutela della fasce più deboli, fra cui gli anziani, molto spesso importunati e minacciati da queste persone”.
La petizione muove, quindi, dall’intento dei rappresentanti di Forza Italia di rivolgere un appello inequivocabile al sindaco Tambellini e alla sua Giunta: l’ordinanza che disciplina la materia, in vigore dall’aprile del 2009, deve essere aggiornata e modificata – invitano gli esponenti di Forza Italia – in modo da adattarsi alle nuove esigenze. In particolare, Forza Italia chiede l’inasprimento delle sanzioni amministrative e la sospensione degli eventuali contributi che le persone sorprese a praticare accattonaggio molesto ricevono dal Comune, misura sicuramente più incisiva della sanzione pecuniaria, che è risultata essere facilmente aggirabile. “Introdurre sanzioni più severe – spiegano Martinelli e Macera -, solo dal punto di vista pecuniario, è stato constatato che non porta a nulla, perché nella stragrande maggioranza dei casi, non vengono pagate. Dunque bisogna incidere sui contributi, che chi compie accattonaggio molesto prende eventualmente dal Comune”.
Per giungere ad una risoluzione complessiva occorre, tuttavia, ampliare il raggio d’azione all’intero territorio provinciale, provvedendo a formulare proposte concertate per la gestione integrata della problematica. “Per combattere più efficacemente anche il pendolarismo degli accattoni molesti che arrivano sul nostro territorio da Comuni limitrofi” Forza Italia chiede il coinvolgimento anche del prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, perché “affronti la questione al tavolo per la sicurezza urbana da cui possano scaturire una strategia e una linea d’azione uniformi per tutti i comuni della Provincia”.
La campagna No accattonaggio molesto entrerà nel vivo a partire dalla settimana dopo Pasqua, con l’affissione delle locandine (già 150 sono in stampa) in tutti i negozi della città, ma anche della periferia, interessati a contenere l’espansione del fenomeno. Saranno, inoltre, predisposti dei punti di raccolta firme, dislocati in luoghi strategici del territorio che saranno resi noti a breve. Potranno aderire alla petizione i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Lucca, i cittadini residenti non ancora elettori che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e i cittadini non residenti che esercitino nel Comune la propria attività di lavoro e studio.
“Dopo essere stati contattati da molti cittadini e da diversi commercianti della città e della periferia, che lamentano il disagio cui quotidianamente sono sottoposti – racconta Macera – ci siamo rivolti ai vigili urbani, facendo loro presente una situazione allarmante che sta peggiorando giorno dopo giorno. Le forze dell’ordine hanno raccontato di aver già incontrato difficoltà durante l’intervento contro questi molestatori, qualcuno risultando addirittura vittima di morsi. Il problema, tuttavia, è la mancanza di strumenti normativi che attribuiscano ai vigili un potere effettivo per poter risolvere la problematica”.
Lo snodo della questione è da ricercare, dunque, in un vulnus giuridico che sembra ostacolare un’azione più incisiva da parte delle autorità competenti e che Forza Italia chiede di colmare con urgenza.
In base al regolamento vigente, appena cinquanta firme sono sufficienti per poter presentare la petizione al sindaco, ma Martinelli e Macera auspicano un’adesione massiccia da parte di tutta la comunità.
Jasmine Cinquini