Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi

28 marzo 2015 | 09:28
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Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi
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Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi
Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi
Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi
Nuovo ponte sul Serchio, lavori conclusi in 22 mesi

La Provincia di Lucca sotto la guida del presidente Baccelli ha messo al centro della sua azione di governo la realizzazione del nuovo ponte sul Serchio fin dal 2008 nell’ambito degli interventi inseriti nel Piano di miglioramento della mobilità della Piana ritenendola, fin da subito, un’opera prioritaria per la sicurezza del territorio e della popolazione. Dopo la grande piena del fiume Serchio nel dicembre 2009 e la rottura degli argini del Serchio a S. Maria a Colle, il presidente Baccelli ha aggiunto al concetto di priorità anche quello di urgenza non solo per le problematiche idrogeologiche ma anche per la sicurezza dei cittadini. Un’opera che assicuri, quindi, i collegamenti anche in situazioni di emergenza che sul nostro territorio, purtroppo, sono sempre più frequenti non soltanto nella stagione invernale.

E venerdì sera al Foro Boario nel corso di una assemblea pubblica il presidente Baccelli ha illustrato lo stato dell’iter. Il concorso internazionale di progettazione in due gradi indetto dall’amministrazione provinciale (il primo di questo genere sul territorio per una infrastruttura così importante) si è concluso il 1 luglio 2014 dopo la selezione nel primo grado si è passati da 41 progetti a 10 concorrenti a cui è stato chiesto di sviluppare il progetto preliminare dell’opera. Il progetto vincitore è risultato quello elaborato dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli architetti Lucchesi e Mencacci e il geologo Buchignani tutti di Lucca. Ai progettisti sono stati affidati (come previsto nel bando di concorso) lo studio di verifica impatto ambientale (Via) e la progettazione definitiva. Il 9 settembre 2014 si è conclusa la Conferenza dei servizi sul progetto preliminare. L’11 novembre 2014 è stato approvato il progetto preliminare da parte della giunta provinciale. Il 28 novembre 2014 è stato firmato a Firenze l’accordo di programma dall’assessore regionale alle infrastrutture Ceccarelli e dal presidente Baccelli per la progettazione definitiva e lo studio di impatto ambientale. L’intesa ha consentito lo stanziamento di 300mila euro per finanziare la progettazione dell’opera. Il 19 dicembre 2014 è stato conferito formalmente l’incarico ai progettisti individuati con il concorso pubblico. Il 23 febbraio 2015 la Provincia ha dato formalmente avvio alla procedura di Verifica di Impatto Ambientale (Via) che prevede una fase di pubblicazione di 45 giorni (quindi fino al 9 aprile 2015). Gli step successivi previsti dai tecnici provinciali sono: elaborazione del progetto definitivo a maggio 2015, la conferenza dei servizi per il progetto definitivo a giugno 2015. Dal momento dei fondi regionali, poi, scattano 120 giorni di tempo per l’affidamento dei lavori mediante procedura di appalto integrato. La durata dei lavori prevista è di 22 mesi circa dalla data di aggiudicazione. Il progetto vincitore è conforme alle previsioni urbanistiche comunali ed è parte fondamentale dell’asse suburbano e del sistema della mobilità attorno al capoluogo.
Il progetto prevede la costruzione di un viadotto in acciaio a via inferiore con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80 metri, 100 metri e 80 metri che si susseguono con andamento alternato (aperto, chiuso, aperto). Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla sp 1 Francigena (via per Camaiore) in sponda destra. Sia sulla Sp 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affianca, inoltre, una doppia pista ciclopedonale posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici e si integra ai percorsi ciclopedonali esistenti sul parco fluviale.
L’investimento. Lo stanziamento di 15 milioni di euro per la copertura finanziaria dell’opera è della Regione Toscana che, nel marzo 2012, aveva sottoscritto insieme con la Provincia, il Comune di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, un protocollo d’intesa sulle priorità condivise per le opere sul territorio che includeva, insieme all’edilizia scolastica e alle mura di Lucca, la realizzazione, appunto, del nuovo ponte sul Serchio.
Il sito scelto. Il nuovo ponte sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e dovrà collegare la SP 1 Francigena, poco prima del ponte sul Torrente Freddana e la Ss 12 del Brennero. L’opera era già stata inserita come intervento prioritario all’interno del progetto degli assi viari nel 2007. A completamento dell’infrastruttura sarà realizzato un nuovo collegamento tra le due arterie extraurbane che si andrà a innestare sull’asse sub-urbano già parzialmente realizzato dal Comune di Lucca. L’opera è parte integrante del sistema infrastrutturale della Piana di Lucca, secondo quelle che sono le previsioni degli strumenti urbanistici degli enti locali.
La Via. Nella Verifica di Impatto Ambientale in corso di svolgimento, per valutare gli effetti che comporterà la messa in esercizio del nuovo ponte, sono stati impiegati i dati di traffico stimati dallo studio di trasportistico denominato “Programma di miglioramento del sistema viario della Piana di Lucca” redatto nel 2008 dalla Provincia di Lucca (consulenti le soc. Tages di Pisa, NUS di Milano e Policreo di Parma).
L’attualità dello studio è stata verificata l’11 dicembre 2014, con una serie di nuovi conteggi dei veicoli in transito in prossimità della maggiori arterie nell’area d’intervento. Le misurazioni effettuate hanno confermato la coerenza tra i dati simulati con lo studio del 2008 e quelli effettivamente misurati nel 2014, fatto salvo per il ponte di M. S. Quirico i cui rilevi indicano valori ancora più alti della stima con traffico, sia nell’ora di punta del mattino con circa 1900 veic.eq. che per il resto del giorno con 1600 veic.eq dalle 15 alle 19, veramente insostenibile per la vetustà del manufatto ed il benessere degli abitanti nelle zone limitrofe.
Negli scenari di traffico è stato simulata anche l’entrata in esercizio del solo nuovo ponte (ovvero senza il completamento dell’asse sub-urbano comunale e la costruzione dei nuovi assi viari Anas). In questa ipotesi transitoria non si potranno avere tutti i benefici attesi sulla rete una volta completata, ma già i primi effetti di ridistribuzione dei flussi porteranno benefici attorno all’area di Borgo Giannotti per la possibilità che offre il nuovo ponte di un collegamento efficiente tra l’oltreserchio le parti poste a Nord e ad Est di Lucca. In questo caso la simulazione ipotizza diminuzioni nell’ora di punta della mattina, di circa -200 veic.eq sul ponte di Monte S. Quirico e circa -850 veic.eq nella parte terminale della SS 12 del Brennero all’ingresso in città. Apprezzabili miglioramenti anche nella parte Est della circonvallazione con diminuzione di circa 200 veic.eq.
Dai dati di traffico sono stati ricavati inoltre i valori di rumorosità attesi sulla nuova infrastruttura e quindi, attraverso simulazioni numeriche, è stato possibile fare una previsione dell’impatto della nuova arteria nelle condizioni di massimo traffico e provvedere alla protezione acustica dei ricettori più vicini all’infrastruttura. I piani viari saranno quindi dotati di asfalti fono-assorbenti ed alcune tratte di barriere acustiche saranno poste a protezione di alcuni ricettori.
Lo studio di Via si è occupato anche dell’impatto della nuova opera sulle componenti flora, fauna e vegetazione sia riguardo le fasi di cantiere che di esercizio. Saranno quindi realizzati particolari accorgimenti non solo durante l’apertura del cantiere ma anche ad opera conclusa per la tutela della biodiversità.
Il cantiere. Al fine di ridurre i tempi di esecuzione, stimati in 22 mesi, la cantierizzazione dei lavori avverrà simultaneamente sulle due sponde ovvero verranno organizzati due cantieri. Il campo base, con l’area per il montaggio delle grandi strutture in acciaio, sarà posto all’interno della golena sinistra in vicinanza al deposito inerti esistente. L’altro cantiere sarà ubicato in sponda destra in prossimità della Sp 1 e sarà adibito a deposito di materiali. Una volta completati i lavori in terra (scavi e rilevati in destra) e modifica dell’arginatura (in sponda sinistra) verranno realizzate le opere in cemento armato (spalle e pile del ponte e del viadotto). La fase successiva riguarderà il montaggio e posizionamento finale delle strutture in acciaio che avverrà a spinta per le arcate centrali (con ridotti ingombri di pila provvisorie in alveo). Seguiranno le operazioni di completamento degli impalcati e le opere di finitura sia del corpo stradale che delle opere accessorie (verde, illuminazione, piste ciclabili etc).