Mercatone Uno, salta confronto al Ministero ed è sciopero

31 marzo 2015 | 17:17
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Mercatone Uno, salta confronto al Ministero ed è sciopero

Sono in rivolta i lavoratori del Mercatone Uno e i loro rappresentanti sindacali per la mancata presenza dei rappresentanti dell’azienda al summit di ieri in Provincia e soprattutto per l’annunciata assenza altavolo al Ministero in programma domani (1 aprile), che è quindi saltato: ed è per questo che proprio domani i lavoratori dichiarano sciopero nazionale. “Al tavolo – sottolinea Massimo Dinelli, della Filcams di Lucca riferendosi all’incontro di ieri a Palazzo Ducale – mancavano proprio gli attori protagonisti di questa triste vicenda dei quali soltanto nella tarda mattinata abbiamo avuto notizie circa la mancata partecipazione all’incontro e quasi contestualmente è arrivata anche notizia dell’annullamento dell’incontro previsto al Ministero dello sviluppo economico per il 1 aprile sempre per motivi imputabili all’azienda stessa”.

“Incontro che ciò nonostante – prosegue Dinelli – si è svolto puntualmente, e che è stato comunque utile vista la presenza di tutte le istituzioni coinvolte, soprattutto dei rappresentati dei parlamentari, ai quali è stata fornita una fotografia dettagliata della vertenza Nazionale e delle relative ricadute negative che la stessa determina sul territorio e sui lavoratori coinvolti. Agli stessi, abbiamo chiesto che si adoperino facendo le opportune pressioni per obbligare l’azienda a presentarsi ad un tavolo istituzionale, affinché finalmente in modo trasparente presenti un piano industriale e dica altrettanto chiaramente quale sarà il destino degli oltre 3500 lavoratori dipendenti. E’ una vergogna che si continui ad evitare il confronto coi lavoratori e che soprattutto si cerchi attraverso comunicati, di tranquillizzare alcuni di essi, come se questi ultimi non si accorgessero che la nave sta sprofondando e con essa anche il loro futuro. Invece l’azienda in una fase così delicata, nonostante le mobilitazioni messe in atto su molti territori abbiano impedito le svendite e lo svuotamento dei negozi, e nonostante il coinvolgimeto delle istituzioni a tutti i livelli, sparisce e l’unica cosa che sa fare è limitarsi ad accusare le organizzazioni sindacali di comportamenti irresponsabili che andrebbero a complicare le ipotetiche trattative con misteriosi interlocutori delle quali ancora oggi non sappiamo nulla, soltanto perché attraverso le mobilitazioni cerchiamo di tutelare il lavoro, il reddito e la dignità di migliaia di persone. Questo è inaccettabile, provocatorio e poco rispettoso sia nei confronti dei lavoratori che delle istituzioni coinvolte e per questo a livello nazionale è stato confermato lo sciopero del 1 aprile con presidio davanti al Mise al quale abbiamo chiesto di ricevere, indipendentemente dalla presenza dell’azienda, una delegazione dei lavoratori e di riconvocare immediatamente l’incontro in altra data a breve. I lavoratori della nostra provincia parteciperanno in massa al presidio e lasceranno una minima rappresentanza a presidiare fuori dai punti vendita per continuare a informare l’opinione pubblica consegnando volantini alla clientela che negli ultimi giorni ha dimostrato molta solidarietà nei confronti dei lavoratori”.
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