Coop, store aperti il 25 aprile: sindacati in rivolta

I supermercati di Unicoop Tirreno aperti il 25 aprile? I sindacati insorgono di fronte a questa ipotesi. “Come organizzazioni sindacali dei lavoratori del commercio e distribuzione cooperativa – sottolineano Daniela Richetti di Filcams Cgil Lucca e Giovanni Sgro di Uiltucs Uil Lucca – continuiamo ad esprimere la netta contrarietà all’apertura del 25 aprile. La esprimiamo nei confronti di qualunque catena di qualunque marchio che decida di aprire in questa giornata. Certamente riteniamo grave e senza precedenti la decisione unilaterale di Unicoop Tirreno di aprire per il 25 aprile, seppur con la richiesta della volontarietà, dichiarata dal presidente Marco Lami”.
“Grave per diversi motivi – continuano i sindacalisti -: abbiamo firmato un integrativo che prevede la chiusura di alcune festività, tra cui il 25 aprile, accordo estremamente importante sotto il profilo della distintività a quel punto non solo dichiarata ma realizzata, senza eccezioni nemmeno determinate da volontarietà. Grave perchè anziché perseguire il valore sociale e civico di questa giornata, oltre che il contenuto culturale e storico che rappresenta, si subordinano tutti al mero valore consumistico. Certamente non riteniamo la vendita di prodotti un servizio essenziale alla cittadinanza, oppure al turista mordi e fuggi: ben altre strategie e sinergie occorrono per valorizzare il nostro territorio sul fronte turismo e altre azioni vanno realizzate per costruire un modello di sviluppo sano ed efficace del mercato e del consumo consapevole. Altresì la selvaggia apertura degli esercizi commerciali non ha portato occupazione aggiuntiva del settore, non ha creato ricchezza aggiuntiva per le imprese, non ha fatto recuperare redditività: al contrario, ha peggiorato la vita di lavoratori e lavoratrici e non ne ha migliorato il reddito. Le liberalizzazioni, la schiacciante regola del consumo mostrano il loro volto e contraddizioni. Si aggiunga che anche il contratto nazionale della cooperazione è scaduto da parecchi mesi e deve ancora essere rinnovato, eppure ad oggi la cooperativa chiede sacrifici ai lavoratori per fornire servizio a cittadini, consumatori e turisti. Riteniamo non condivisibile l’apertura del 25 aprile per tutelare i risultati economici dell’impresa: come organizzazioni sindacali abbiamo sempre dichiarato la nostra volontà a condividere percorsi e soluzioni ai problemi. Certo occorre decidersi: conta più il valore del lavoro e lavoratori, quindi della persona oppure vale di più il valore che detta il mercato? Vale di più l’incasso, neppure peraltro prevedibile, di una giornata oppure consegnare a quella giornata il senso straordinariamente importante per celebrare il valore della democrazia e liberazione dalla tirannia? Non si tratta di pesanti critiche, come attesta il presidente Unicoop Tirreno: siamo convinti della comune condivisione del valore della giornata del 25 aprile, proprio per questo rivendichiamo l’attuazione di regole condivise anche da Coop sulla chiusura, rivendichiamo la libertà di uno spazio invaso dal valore di mercato, rivendichiamo la partecipazione pratica al principio del valore che testimonia il 25 aprile. Come organizzazioni sindacali lo chiediamo a tutti, proclamando anche scioperi se non riceviamo risultati positivi: certamente dalla Cooperazione , dagli accordi che insieme firmiamo grazie anche a comuni valori che coincidono, chiediamo coerenza. Vogliamo che il lavoro torni a dare dignità alle persone, alla cultura del nostro paese. In conclusione per il 25 aprile festa della Liberazione, che quest’anno festeggia il suo 70esimo anniversario, chiediamo di rendere liberi i lavoratori e lavoratrici di celebrare la vittoria della democrazia”.