Riorganizzazione partecipate, prima spendi e poi risparmi

Non sarà affatto a costo zero la razionalizzazione messa in ponte dal Comune di Lucca per le società partecipate. Ma, almeno nelle intenzioni, dovrebbe garantire i suoi effetti di risparmio nella spesa pubblica nell’arco del tempo, tagliando centri di costo in maniera definitiva. A un’analisi approfondita, infatti, della delibera votata martedì scorso (31 marzo) dal consiglio comunale, che dà le linee di indirizzo a Lucca Holding per razionalizzare la galassia delle società a partecipazione comunale per armonizzarle con il quadro normativo vicende, non sfuggono alcuni passaggi onerosi. Innanzitutto quelli degli studi che sono stati commissionati agli studi Grimaldi ed Ernst & Young, che hanno contribuito alla ricognizione sullo stato dell’arte. Consulenze onerose (l’ultima in ordine di tempo è costata a Lucca Holding 30mila euro più Iva) cui vanno aggiunti i costi effettivi di realizzazione del piano. Costi che deriveranno (o sono già derivati) dall’indizione delle gare per la vendita di quote azionarie, ad esempio. Il Comune, infatti, ha intenzione di dismettere le proprie partecipazioni in Interporto Toscano, Sat, Salt e Fidi Toscana. Ci sono poi i costi della gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione di Lucca Port e tutti quelli legati alle complesse operazioni di scissione, fusione, incorporazione e cambiamento di statuti delle varie operazioni previste, le più importanti delle quali riguardano Gesam, Polo Fiere e Lucca Comics and Games. Oneroso poi, si parla di circa 85mila euro, l’acquisto di quote dopo l’aumento di capitale destinato al Comune di Lucca di Sevas, la società cui Palazzo Orsetti affiderà il servizio di controllo caldaie scorporato dalla Lucca Holding Servizi, che invece farà l’esattore per il Comune di Lucca.
Ma alle spese seguiranno nuovi introiti e risparmi. Già da maggio 2012 le nomine in organi amministrativi e di controllo si sono ridotte da 70 a 45 e i compensi, rispetto al 2011 si sono ridotti di oltre il 55% pari a circa 600mila euro. Ulteriori risparmi deriveranno dalla fusione per incorporazione di Lucca Fiere e Congressi in Lucca Comics and Games, che entrerà in vigore l’1 gennaio del 2016. E poi fanno gola quei 16 milioni di euro che dovrebbero derivare dalla vendita delle azioni Salt e che il sindaco ha dichiarato di voler utilizzare per la copertura dei costi a carico del Comune del Piuss, per la manutenzione ordinaria e per i lavori nelle frazioni.
Una razionalizzazione, dunque, che seppur complessa e, in certi passaggi, costosa, è in parte un atto dovuto dalle normative, in parte una scelta politica in controtendenza rispetto al passato. Che ha, però, ancora dei punti interrogativi legati all’esito di gare, bandi e accordi. Altrimenti, posto che ci sia, bisognerà ricorrere a un “piano B”. Con una scadenza all’attuazione che rimane comunque fissato al 31 dicembre 2015, ultimo termine per le partecipate “vecchia maniera”.