Amanti (Fds) si dimette dal consiglio comunale

10 aprile 2015 | 09:30
Share0
Amanti (Fds) si dimette dal consiglio comunale

Un’altra novità al consiglio comunale di Lucca. Si è dimesso, protocollando la sua decisione, Francesco Amanti, rappresentante della Federazione della Sinistra in consiglio comunale. Al suo posto pronto a subentrare, se accetterà, Matteo Giordano. Altrimenti toccherà all’ex consigliera di Rifondazione Comunista, Roberta Bianchi.
Così ha motivato, con una lettera, la sua scelta il giovane consigliere: “Scrivo queste righe – dice – per spiegare le mie dimissioni dopo 3 anni di consiliatura. La mia candidatura era un modo di utilizzare le elezioni per dare un peso politico e rappresentativo a quella generazione che vive a Lucca senza reddito, senza dignità e senza la speranza di costruirsi un futuro all’altezza dei propri desideri. L’unica soluzione che la città dà è quella che il sacrificio, acritico e remissivo, porterà, prima o poi, a un miglioramento delle condizioni di vita, tutto declinato in chiave solitaria e individualista. Il principio che muove la mia azione politica è quello di diffondere coscienza critica, di riconoscere i propri problemi nei problemi degli altri e trasformare così l’insoddisfazione e l’abbrutimento individuale, dovuto alla condizione socioeconomica, in una spinta collettiva e rivoluzionaria”.

“Il primo anno di mandato – dice Amanti – è stato per questo progetto positivo, in quanto sono stato per vari movimenti (Pendolari Lucca-Pisa su tutti) una cassa di risonanza e un tramite per arrivare alle istituzioni. Anche per motivi personali che mi hanno portato fuori dall’Italia per guadagnarmi da vivere, dopo il 2013 la spinta si è esaurita e non sono piu’ riuscito interpretare il mio ruolo in modo coerente con i miei principi. Ritengo che l’amministrazione Tambellini abbia svolto un buon lavoro di riordino dei conti pubblici e abbia avuto finora una gestione pulita e onesta della città, volta però a garantire l’esistente ma non a cambiarlo, come invece veniva dichiarato in campagna elettorale. Non c’è nessuna volontà di rivoluzionare i rapporti sociali ed economici, le abitudini e i difetti della nostra città, questo si vede da molte cose, a partire dalla mobilità, dove non c’è stato nessun disincentivo verso l’automobile, e dall’approccio sbagliato e superficiale alla questione giovanile di cui ho parlato sopra. All’interno del Consiglio ci sono delle consuetudini e delle forme di comunicazione ingessate. Forzare queste dinamiche è difficile, così il dibattito diventa strumentale e si appiattisce alla burocrazia, restando lontano da qualsiasi analisi politica. La mia presenza in Consiglio, anche in seguito all’esclusione dalla giunta della Federazione della Sinistra, si è ridotta così a un semplice sostegno acritico creandomi non poche contraddizioni e disagi”.
“Detto questo – conclude Amanti –  voglio ringraziare il partito della Rifondazione Comunista per il lavoro politico di raccordo fra le tante vertenze presenti sul nostro territorio e il collettivo Torpedo, che è l’unica struttura capace di avere una narrazione critica e di rottura, che funziona da supporto per nuove affascinanti sfide, come il Borda  Fest, con il coraggio di scontrarsi contro la cappa repressiva che avvolge la città. Mi auguro che chi mi succederà sappia coltivare, meglio di come ho saputo fare io, questi preziosi rapporti e che possa portare il consiglio comunale verso quel cambiamento tanto auspicato in campagna elettorale”.