Dal bando per la casa del Boia all’imposta di soggiorno: gli strali di Colucci sulla giunta Tambellini

10 aprile 2015 | 07:25
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Dal bando per la casa del Boia all’imposta di soggiorno: gli strali di Colucci sulla giunta Tambellini

Bando per la casa del Boia, imposta di soggiorno e accattonaggio molesto. Sono questi i tre argomenti per cui Francesco Colucci, ex presidente dell’Apt e dell’Opera delle Mura ed esponente dei socialisti riformisti di Stefania Craxi, accusa l’amministrazione Tambellini.
Sulla Casa del Boia: “Ho letto il bando per la Casa del Boia e del Cane con l’intenzione di parteciparvi… – dice Colucci – e sono rimasto basito. Mai, nella mia vita di amministratore, ho visto una simile accozzaglia di requisiti richiesti, tutti molti particolari e molto particolareggiati. Dei due l’una: o non potrà partecipare nessuno come per il bando delle casermette o vi sarà un solo partecipante, quello per cui il bando è stato scritto,in questa maniera. Staremo a vedere vigilanti e spero che le orecchie tese le abbia anche chi è preposto a prevenire queste cose, che una volta si diceva la sinistra non faceva e ora invece…… fa solo la sinistra”.

Poi sull’imposta di soggiorno: “Le associazioni di categorie del turismo hanno chiesto spiegazioni alla giunta Tambellini sulla dispersione delle entrate dell’imposta sul turismo in mille rivoli non compatibili con leggi e regolamenti. Era ora! Si sono svegliate, ma non basta. Occorre che anche loro, che rappresentano gli imprenditori e i lavoratori del turismo, facciano, come me, una segnalazione alla corte dei conti per la violazione del regolamento comunale che prescrive che “…Il gettito dell’imposta, conformemente a quanto disposto dall’art. 4, comma 1, del decreto legislativo 14.3.2011 nunero 23, è destinato integralmente alla promozione e allo sviluppo del sistema turistico locale…”.
Infine l’accattonaggio: “Il Comune, incalzato dalle proteste di tutti – dice Colucci – ha fatto dei ridicoli bliz contro l’accattonaggio molesto a Porta Santa Maria. Una tantum, con multe che nessuno pagherà mai, tanto per salvare la faccia all’ipocrisia di questa giunta. Danno e beffa. Per essere seri basterebbe distaccare un vigile per una decina di giorni nella zona, che scoraggi l’accattonaggio presente, prima che l’ignavia della giunta faccia da calaminta a sempre maggiori presenze di questuanti molesti. Cosa che forse è quello che questa giunta cattocomunista anela, per guadagnarsi il paradiso”.