A Lucca Libri si parla di diritto al cibo con Slow Food

11 aprile 2015 | 07:37
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A Lucca Libri si parla di diritto al cibo con Slow Food

La rassegna Storie dell’altro mondo, giunta alla sua sesta edizione prosegue nella sua programmazione volta a riscoprire un’ attenzione ai temi legati all’intercultura, al diritto al cibo, all’educazione ambientale, alla legalità e al rispetto dei diritti umani attraverso il linguaggio del cinema, dei libri, del cibo e della musica. Lunedì (13 aprile), alle 18, presso la libreria LuccaLibri in viale Regina Margherita, si parla di diritto al cibo con SlowFood Lucca Compitese Orti Lucchesi che presenta i progetti dedicati agli Orti in Condotta realizzati presso i plessi scolastici di Capannori che introducono il tema dell’alimentazione come materia scolastica nelle scuole e dei 10.000 orti in Africa, l’ambiziso progetto di orti sociali che rappresenta, per molte coomunità africane, motivo di sussistenza ed indipendenza alimentare. Realizzare 10.000 orti buoni, puliti e giusti nelle scuole e nei villaggi africani significa infatti garantire alle comunità cibo fresco e sano, ma anche formare una rete di leader consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura; protagonisti del cambiamento e del futuro di questo continente.

Com’è obiettivo della rassegna saranno lo sguardo, l’ascolto e il gusto a guidare quanti vorranno intervenire in un percorso di conoscenza di luoghi, temi e argomenti troppo spesso sconosciuti. Durante l’incontro, le testimoinianze di alcuni dei protagonisti di questi progetti si alterneranno a proiezioni di video realizzati nell’ambito del progetto di Capannori che sta impegnando circa 400 alunni delle scuole primarie e i loro insegnanti che stanno facendo esperienza, insieme a genitori e nonni della conduzione di un orto presso i plessi scolastici, e dalla comunità di Namikomago, in Uganda che, con il sostegno della condotta slowFood lucchese, sta conducendo da qualche anno l’esperienza dell’orto comunitario di Begyofo. Namikomago si trova nel distretto di Rakai, al confine con il “dry cattle corridor”, una regione semi-arida che taglia l’Uganda da nord-est a sud-ovest popolata da allevatori semi-nomadi. Le zone al confine sono invece note per i terreni fertili perfetti per l’agricoltura. La fondazione ha deciso di creare l’orto per aiutare un gruppo di adolescenti dando loro una formazione pratica sui metodi dell’agricoltura tradizionale e sull’importanza di consumare cibo locale e genuino.
L’orto è coltivato seguendo i principi dell’agroforesteria: un tipo di agricoltura in cui piante e alberi sono coltivati insieme proteggendosi e nutrendosi a vicenda. Tra alberi di banane e caffé sono coltivati fagioli, mais, pomodori, patate dolci, cassava e numerose varietà locali di verdure ed erbe mediche come empande, ebiyindiyindi, l’omujjaajja, un’erba profumata con cui si prepara una tisana, e ekisumi (il lemon grass). Le ragazze vorrebbero organizzare degli incontri di formazione per imparare le tecniche della permacultura, della protezione del suolo e della raccolta delle acque. A conclusione dell’incontro, ad arricchire il buffet per l’aperitivo serale del caffè letterario LuccaLibri, in occasoine della serata la condotta SlowFood porterà un assaggio di un piatto realizzato con verdure degli orti scolastici e spezie africane. La rassegna Storie dell’altro mondo è promossa da un gruppo di associazioni lucchesi da anni impegnate nel campo della cooperazione internazionale, dell’educazione ambientale, del rispetto dei diritti dell’uomo, della promozione sociale e culturale di nuove pratiche economiche eque e solidali. In particolare si fa riferimento al Centro per la Cooperazione Missionaria dell’Arcidiocesi di Lucca, le associazioni Nuova Solidarietà – Equinozio, la locale condotta SlowFood, Associazione Kalama di solidarietà con il popolo Sahrawi e Associazione Amani Nyayo Onlus con il patrocinio del Comune di Lucca e Comune di Capannori, e la collaborazione del Forum territoriale lucchese per la Cooperazione Internazionale. Si ringraziano la Fondazione Banca del Monte di Lucca e il Consorzio Altromercato (Consorzio che promuove e diffonde il Commercio Equo e Solidale in Itala) per il prezioso contributo finanziario. I ringraziamenti vanno, infine, anche al Cineforum Cinit Ezechiele 25,17 per il sostegno logistico e organizzativo.