Porta Elisa, Tambellini a Bacci: “Smetta di fare politica”

“Ci sono opere importanti, prime fra tutte quelle delle scuole, delle strade e di tutti gli impianti sportivi del territorio, che attendono da anni di essere realizzate e, con buona pace del presidente Bacci, ritengo che siano decisamente prioritarie. Questo non vuol dire che l’amministrazione non ha a cuore la Lucchese: significa dare un quadro generale di riferimento e all’interno di esso stabilire le priorità”. Così il sindaco Alessandro Tambellini sulla querelle con la Lucchese per la sistemazione dell’impianto di illuminazione al Porta Elisa. “Nonostante questo – prosegue il sindaco – il Comune sta facendo tutte le azioni necessarie per onorare gli impegni presi a suo tempo con la società Lucchese: l’illuminazione del Porta Elisa è stata inserita nel Piano triennale dei lavori pubblici. Sia chiaro che non è possibile derogare alle regole che ci sono e che riguardano nel caso specifico la gestione del bilancio e degli appalti”.
“Detto questo – spiega Tambellini – vorrei che alcune questioni fossero chiarite. Innanzitutto cercheremo un confronto con la Lega Pro. Il presidente Bacci dovrebbe essere il promotore di tale incontro e fare squadra con il Comune se l’intento è lavorare nell’interesse della Lucchese. Se invece il vero intento di Bacci è andarsene, se non vuole iscrivere la Lucchese al campionato, lo dichiari apertamente e lasci perdere i giochetti di prestigio, perché una volta visti, di questi numeri si impara il trucco e non sono più attraenti. Bacci la smetta di fare politica, ovvero, se la vuol fare, si candidi e si metta in gioco, così potremo vedere alla luce del sole e toccare con mano le sue capacità amministrative e di governo. Le sue battute sono ormai trite e ritrite, stucchevoli. Comprendo la preoccupazione dei tifosi, ma non intendo tollerare certi eccessi da parte di chicchessia. L’amministrazione comunale è impegnata a risolvere le questioni che si trascinano da anni nella nostra città. I cittadini hanno il diritto, anzi il dovere, di criticare e pungolare l’amministrazione perché tenga fede agli impegni. Ma non si accettano insulti o peggio minacce da nessuno, sia chiaro a tutti”.