Crollo a loggiato di via Beccheria: giù l’intero solaio – Ft






Il loggiato del palazzo Ex Ina cade letteralmente a pezzi. Un altro spaventoso crollo avvenuto nella notte ha provocato danni ingenti alla struttura, fortunatamente senza fare feriti, a distanza di circa due anni dalla caduta di un pezzo dell’intonaco. L’area che era stata transennata è stata devastata dai detriti e dalle lastre di pietra che sono precipitate dal solaio del loggiato, disintegrandosi a terra. A dare l’allarme sono stati i primi passanti questa mattina attorno alle 8.
Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco con una squadra per mettere in sicurezza l’area e soprattutto per verificare l’entità dei danni e la stabilità delle arcate e delle colonne, compromessa dall’ultimo crollo. Dopo un sopralluogo dei tecnici comunali, l’ufficio valorizzazione del patrimonio e dell’immagine della città di Palazzo Orsetti ha fatto scattare un’ordinanza per la messa in sicurezza dll’immobile. Una seconda ordinanza invece riguarda la proprietà dell’edificio, a cui il Comune intima l’immediata messa in sicurezza del fabbricato e il ripsristino dei luoghi.
E’ l’esito di un accurato sopralluogo da parte degli agenti della polizia municipale di Lucca e dei tecnici dell’amministrazione sul luogo del crollo, dove in mattinata si è recato anche il sindaco Alessandro Tambellini, accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici, Francesca Pierotti. I detriti sono precipitati negli spazi che erano stati utilizzati dal bar Pinelli come dehors: fortunatamente, con l’inizio dei lavori e le impalcature, non c’erano strutture al di sotto, altrimenti si sarebbe potuta sfiorare la tragedia. Tra i commercianti e gli abitanti della zona, tuttavia, c’è un certo sgomento e preoccupazione. Già tempo fa, si erano rischiati feriti nel crollo di un pezzo di intonaco da un arco del loggiato. Dopo l’episodio il Comune aveva provveduto a far transennare la zona per evitare che ci fossero conseguenze in caso di altri crolli. Stavolta la situazione è ancora più grave, stando ai primi accertamenti dei vigili del fuoco: nel crollo è infatti venuto giù parte del solaio della terrazza sopra il loggiato. Soltanto recentemente la diatriba su chi dovesse effettuare i lavori di messa in sicurezza sembrava essersi risolta, al termine di una lunga trattativa tra il Comune e il privato proprietario della terrazza sopra il loggiato ma i lavori non erano mai cominciati. Fino a stamani con il nuovo, importante, crollo.
Il cedimento potrebbe essere stato provocato dalle infiltrazioni d’acqua, che erano state alla base, secondo gli accertamenti dei vigili del fuoco, anche del precedente crollo. Pezzi del solaio si sono distaccati rimanendo sospesi su loggiato, a pochi metri dalle bancarelle dei libri usati. Alcune schegge della pietra disintegratasi a terra hanno invaso anche via Beccheria ma fortunatamente non hanno provocato altri danni.
Intanto già da oggi scatta l’ordinanza comunale per la messa in sicurezza: fino al termine dei lavori è stato disposto un restringimento della carreggiata in via Beccheria, in corrispondenza del cantiere. Per consentire le opere in sicurezza, sarà vietato il transito ai veicoli mentre è stato chiuso ai pedoni il collegamento fra via Beccheria e Corte del Biancone.
La vicenda dell’edificio ex Ina inizia per l’amministrazione comunale attuale con un’ordinanza, quella datata 12 aprile 2013 emessa a seguito del distacco del rivestimento lapideo del terrazzo. Il Comune – spiega una nota di Palazzo Orsetti – con quell’atto ordinava alla proprietà di provvedere alla eliminazione del pericolo per la incolumità pubblica, ad effettuare accurate verifiche all’edificio e a procedere ad ulteriori lavori per il ripristino della situazione originaria di sicurezza. La proprietà successivamente aveva dichiarato che erano state rimosse tutte le condizioni di pericolo ed erano state fatte verifiche tecniche approfondite in vista di interventi dettagliati che si impegnava ad eseguire nel più breve tempo possibile.
“Con lettera datata 20 maggio 2013 in risposta ai privati, il Comune chiarisce le proprie competenze che riguardano esclusivamente la pavimentazione e la illuminazione del porticato, in quanto esiste una servitù di pubblico passaggio dal 1933 – spiega l’amministrazione -: il porticato ricade per il resto interamente nelle responsabilità della proprietà privata dell’immobile. Con la stessa missiva il Comune richiama la proprietà a terminare i lavori di messa in sicurezza dell’immobile, facendo riferimento anche a tutta una serie di segnalazioni pervenute da commercianti e residenti della zona sul generale stato di incuria dell’area posta in pieno centro storico”.
A questa lettera ne sono seguite nel corso del tempo altre con le quali il Comune ha continuato a sollecitare il privato a terminare l’intervento sull’edificio: ad esempio con le lettere datate 5 e 25 settembre 2014 il Comune chiedeva il pagamento dei ponteggi, pena la messa in mora. L’amministrazione comunale, dopo questo ennesimo incidente, torna dunque ad intimare alla proprietà l’esecuzione degli interventi nel più breve tempo possibile. In caso contrario sarà il Comune a intervenire, rivalendosi sul privato.
FOTO – Il crollo al loggiato dell’ex Ina (di Domenico Bertuccelli)