Dati Isee incrociati con rendite per nuove detrazioni Imu

Sono 4974 i proprietari di abitazioni lucchesi che non hanno pagato un solo euro di Tasi nel 2014. Questo è quanto emerso dai consuntivo effettuato dall’assessorato al bilancio del Comune di Lucca, base su cui valutare ulteriori detrazioni da introdurre per l’anno in corso in sede di approvazione di regolamento e bilancio. E’ la principale novità emersa oggi dalla commissione competente che si è riunita nell’ufficio dell’assessore Enrico Cecchetti sotto la presidenza della consigliera di Lucca Civica, Virginia Lucchesi. La commissione, che fa seguito a quella illustrativa della settimana scorsa (Leggi l’articolo), che ha rinviato gran parte della pratiche in attesa del parere dei revisori dei conti (il voto si terrà venerdì prossimo nella riunione convocata per le 14) ha comunque affrontato, e votato (4 favorevoli per la maggioranza, voto contrario del consigliere di Forza Italia Marco Martinelli e non voto di Luca Leone di Impegno Comune – Scelta Civica) il tema delle detrazioni della Tasi.
Partendo dal fatto che aliquote e detrazioni sono confermate rispetto all’anno scorso. Chi ha un immobile, in sostanza, con rendita catastale fino a 300 euro, paga il 2,5 per mille con 100 euro di detrazione; per rendite catastali da 300 a 500 euro si paga invece il 2,5 per mille con 50 euro di detrazione; 2,5 per mille ma senza detrazione per rendite catastali da 500 a 700 euro, 3,1 per mille per immobili che “rendono” da 700 a 900 euro ed infine aliquota massima del 3,3 per mille per rendite catastali superiori ai 900 euro.
I dati dell’anno scorso, come ha sottolineato l’assessore Cecchetti dimostrano che, relativamente alle abitazioni principali su 27670 paganti in 4974 non hanno pagato nulla o perché la Tasi netta è azzerata dalla detrazione o perché la Tasi netta non supera i 12 euro. Una percentuale che potrebbe anche aumentare in ordine alla fiscalità di quest’anno. “Come dimostrano i dati – dice l’assesore Cecchetti ai commissari – siamo tutt’altro che al massimo. Inoltre sto ragionando a un emendamento emerso dal tavolo di confronto con i sindacati da cui è arrivata la richiesta di intrecciare i dati di rendita catastale con l’Isee dei singoli soggetti. Stiamo per questo valutando la fattibilità tecnica per introdurre un’ulteriore classe di detrazione di 50 euro per i contribuenti che hanno rendita catastale fra i 500 e i 900 euro se hanno un Isee al di sotto di un certo importo. Costringendo così a presentare l’Isee solo a una certa classe di proprietari che hanno un immobile, magari di famiglia, di medio o alto valore ma un reddito basso. Mantenendo fede all’obiettivo di compiere scelte di qeuità e semplificazione compiute nel 2014 e di aggiungere alcuni interventi migliorativi mirati”.
Detrazioni che, però, non soddisfano il consigliere di opposizione di Forza Italia, Marco Martinelli, che vota contro al provvedimento: “Forza Italia – dice Martinelli – è contrario a una impostazione che va nella direzione di colpire le famiglie e le imprese e prende in giro i cittadini lucchesi con detrazioni fasulle che abbracciano una platea molto ristretta di contribuenti. A differenza di quanto abbiamo dimostrato come gruppo di Forza Italia con una proposta testa ad una maggiore equità fiscale rispetto ai danni che sta comportando la politica delle sinistre”.
Sul tema si è registrato anche un duro scontro fra il presidente della commissione, Virginia Lucchesi, e lo stesso Martinelli, che ha invitato il consigliere di opposizione a usare termini più educati nell’ambito della discussione.
Imu
Sull’Imu le aliquote sono stabilite nel 10,6 per mille per tutti gli immobili aumentata all’11,4 per cento (somma di Tasi e Imu, unico caso in cui i due tributi si sommano) per la categoria degli istituti di credito e per le assicurazioni. L’Imu è ridotta al 9,6 per mille per gli immobili locati, al 5,6 per mille per immobili locati con canone concordato, al 7,6 per mille per immobili in uso gratuito dati ai parenti di primo e secondo grado, limitatamente a fratelli e sorelli e per i terreni non posseduti da imprenditori agricoli (orti o terreni non coltivati). Le novità del 2015 sono la compensazione tassa su tassa, che permette di compensare Tasi, Ici su Imu, Imu su Tasi e Tari e l’aliquota ridotta al 7,6 per mille per incentivare interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. Inoltre sono previste riduzioni sulle aree fabbricabili tenendo conto del mutato contesto di mercato e delle aree che non sono più fabbricabili. L’abitazione oggetto di intervento di ristrutturazione edilizia, infine, che continua ad essere utilizzata come abitazione principale pagherà solo la Tasi e non l’Imu.
Proprio in seguito alle modifiche dei valori venali degli immobili prevista nel 2005 l’assessorato ha anche effettuato alcuni esempi del possibile risparmio per alcuni proprietari. Ad esempio nel caso di lotti edificabili destinati ad attrezzature per servizi ed infrastrutture è stata prevista la riduzione del valore veniale del 50 per cento. Per questo un terreno edificabile libero, di 1500 metri quadrati dove non è presente un permesso ad edificare vedrà una riduzione del dovuto tributario del 50 per cento, visto che il valore del terreno è abbattuto esattamente della metà rispetto all’anno precedente. Altro caso è quello della riduzione del 15 per cento, sulla base degli adeguamenti di mercato dei valori degli immobili oggetto di ristrutturazione edilizia, urbanistica, restauro e risanamento conservativo. L’esempio in questo caso è quello di una ristrutturazione di un immobile di 120 metri quadri a Sant’Anna. La tassazione del 2014 sarebbe stata di 699,60 euro mentre quest’anno con il nuovo tariffario passa a 475,73 e addirittura cala al 341,09 (meno 51 per cento) applicando la nuova aliquota agevolata del 7,6 per mille per le ristrutturazioni. Altro caso è invece quello di una struttura ricettiva e alberghiera di 2500 metri quadri: nel 2014 pagava 21200 euro di Imu, quest’anno ne pagherebbe 14416 o 10336 in caso di ristrutturazioe con l’aliquota del 7,6 per mille, con riduzione anche in questo caso pari al 51 per cento.
Addizionale Irpef
Confermata la soglia di esenzione a 14mila euro (ne sono beneficiate 11908 persone) calcolata sul reddito imponibile. Fino a 15 mila euro si pagherà lo 0,59%, da 15mila a 28mila lo 0,60&, dal 28mila a 55mila lo 0,70%, da 55mila a 75mila lo 0,75% e sopra i 75mila lo 0,80 per cento.
Tari
In attesa dell’approvazione del piano finanziario di Sistema Ambiente, già passato in commissione (Leggi l’articolo) il regolamento prevede una nuova ipotesi forfettaria (15%) per fabbri, falegnamerie e macellerie, la riduzione percentuale nel periodo di assenza del pagamento della parte relativa alle componenti del nucleo familiare per i ricoveri in case di cura e di riposo, la modifica alle utenze domestiche non residenti dove viene eliminato il riferimento al numero dei componenti del nucleo familiare con una riduzione forfettaria fino al 20 per cento. Previste inoltre la pratica per compostaggio anche per le utenze non domestiche, la novità nelle scadenze e nelle ripartizione delle rate per il versamento del tributo (aprile 2015, luglio 2015 e ottobre 2015 con conguaglio) e la necessità dell’indicazione del responsabile del pagamento in caso di locali in multiproprietà e centri commerciali integrati.
Lotta all’evasione fiscale
Come stabilito dal consiglio comunale dall’1 luglio il Comune di Lucca disporrà di una società in house per la riscossione dei tributi, anche coattiva, al posto di Equitalia. In commissione, oggi, si è parlato di uno dei possibili vantaggi nella nuova procedura, che è quello di poter “spalmare” l’eventuale debito fino a 18 rate, non necessariamente mensili, che potranno essere al massimo di 100 euro l’una. Nel frattempo per il recupero dell’evasione è stato acquisito un supporto specializzati dell’Anci e l’ufficio tributi è stato rafforzato con un esperto informativo e 4 Giovanisì
Enrico Pace