I residenti: “Centro da tutelare con il piano strutturale”

Nel nuovo piano strutturale si tenga conto dei problemi del centro storico, sia di quelli relativi al suo futuro che quelli attuali ancora da risolvere, come i parcheggi per i residenti, l’inquinamento acustico e atmosferico. E’ quello che suggerisce a sindaco, giunta e consiglieri comunali il comitato Vivere il Centro Storico che al riguardo ha inviato una serie di osservazioni al piano che il Consiglio si appresta a discutere e approvare a breve. “Vivere il Centro Storico – spiega il comitato in una nota – ha ritenuto utile ed opportuno esprimere alcune considerazioni riguardo il centro storico al sindaco, ai consiglieri comunali, agli assessori e ai tecnici incaricati della sua elaborazione”.
“Il primo fattore che è stato evidenziato – spiega il comitato – è quello relativo alla diminuzione di residenti all’interno delle Mura. L’avvento della ‘civiltà dell’automobile’, che ha reso questo mezzo indispensabile per gli attuali ritmi di vita, insieme alla mancanza di disponibilità di stalli sosta per i residenti, ha obbligato molte famiglie a cambiare di residenza.
Oltre al problema parcheggio anche l’inquinamento acustico e quello atmosferico hanno contribuito e tuttora contribuiscono in maniera determinate a questo fenomeno. A questo punto la politica non si può permettere il lusso di ulteriori esitazioni. Il centro storico di Lucca esiste da oltre 2.000 anni ed è sempre stato un grosso centro residenziale, oltreché monumentale, il prossimo piano strutturale, a nostro avviso, dovrebbe indicare il progetto della politica nei confronti di questo agglomerato. Se la politica decide che dopo un passato di oltre 2.000 anni come città, adesso Lucca deve diventare come Gardaland sarebbe bene che lo dicesse chiaramente assumendosene la responsabilità, se invece, come spesso accade durante i vari convegni dove l’oratore di turno rileva la necessità di uno sviluppo residenziale, si dovesse pensare alla maniera di incentivare questa componente di non poco conto, allora l’inquinamento atmosferico, il problema dei parcheggi per i residenti, e quello dei locali rumorosi sono priorità da affrontare urgentemente a qualsiasi livello, a partire dal piano strutturale. Il che si deve tradurre, in estrema sintesi, in una maggiore disponibilità di sosta per i residenti, in una delocalizzazione dei locali più rumorosi come succede in altre città a noi vicine ed in una diminuzione dell’inquinamento atmosferico attuabile con la riduzione degli stalli di sosta a pagamento all’ interno delle Mura. Ci sono tante zone dove si potrebbe conciliare il desiderio di divertimento con il diritto al riposo: Il Planetario sul fiume, soldi finora sperperati senza ritegno, il Palazzo della Fiera di Sorbano, 12 milioni spesi per una struttura che costa tutto l’anno e non viene quasi mai utilizzata, il mercato di Pulia, il Foro Boario, la miriade di edifici post industriali che gravitano attorno al centro, dalle ex Lenzi alla Ex Cantoni, lo stesso Campo di Marte. Se al Campo di Marte venisse data una vocazione commerciale, vi si potrebbero accogliere anche quelle attività commerciali che ritengono il parcheggio accanto alla loro porta come requisito essenziale per l’esercizio della propria attività, e che sarebbero così in condizione di non dover chiedere in continuazione lo spegnimento dei varchi o la riduzione della Ztl. Per combattere l’ inquinamento atmosferico il piano strutturale dovrebbe imporre meno auto e meno parcheggi a pagamento all’ interno delle Mura e quindi evitare progetti come il faraonico parcheggio da 1.000 stalli a pagamento nell’ex Manifattura che con il suo traffico distruggerebbe di fatto l’intero quadrante Sud Ovest della città”.