FdV2015, Molea: “Sbarchi, l’Italia è stata lasciata sola”

“L’Italia è stata lasciata sola. Per molti migranti il nostro Paese rappresenta una falsa illusione. Ma per loro la realtà è ben diversa”. E’ così che Bruno Molea, presidente Aics e deputato di Scelta civica, dal Festival del volontariato organizzato a Lucca dal Cnv (Centro nazionale per il volontariato) commenta l’ultima tragedia del mare nel canale di Sicilia dove sono morti 700 profughi. La più grande di sempre. “L’Europa crede di risolvere il problema solo con i contributi economici. Ma le priorità sono altre: dobbiamo puntare sulla prima accoglienza, sulle opportunità d’integrazione, sulla possibilità di comunicare e sulla conoscenza delle leggi”.
Per Molea è ormai “diventato impossibile dialogare con chi sta al di là del Mediterraneo”. Perché la Libia, “primo trampolino di lancio verso l’Italia”, secondo il presidente di Aics “è un paese fuori controllo, senza interlocutori politici. E’ impossibile stabilire un accordo per evitare altre stragi. Saranno sempre più drammatiche” aggiunge Molea. “E’ cambiato perfino il metodo con cui avvengono questi viaggi della disperazione. Per intercettare i migranti ci spingiamo sempre di più verso le coste libiche. Di fatto i nostri militari sono diventati gli autori degli ingressi in Italia. I trafficanti hanno modificato il modo di agire: danno in mano agli stranieri un satellitare con i numeri da chiamare per essere recuperati dalle motovedette. Ma tavolta non ce la fanno. Proprio come è accaduto stamani”. Al Festival del volontariato, nel corso del convegno “Lo sport supera i confini: storie di partecipazione ed integrazione”, Molea è intervenuto anche sul ddl del cosiddetto “ius soli sportivo”, da lui proposto e approvato nei giorni scorsi dalla Camera. “La legge dovrà ora passare al vaglio del Senato. L’obiettivo – ha detto – è di arrivare alla sua approvazione entro settembre, cioè prima dell’inizio della stagione sportiva”.