Usb attacca: “I tagli mettono in ginocchio il S. Luca”

21 aprile 2015 | 14:27
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Usb attacca: “I tagli mettono in ginocchio il S. Luca”

E’ una bocciatura piena quella che arriva dal sindacato Usb. Nel mirino ancora una volta la sanità e in particolare l’ospedale San Luca ad un anno dalla sua apertura, dove secondo il sindacato sarebbero a rischio i livelli minimi di assistenza a causa dei tagli al personale. “Questa sigla sindacale – sottolinea Franco Picone di Usb – ha fatto di tutto per informare cittadini e lavoratori sul disastro a cui andava incontro la sanità lucchese che perdeva l’ospedale Campo di Marte. Un ospedale vero fatto di muri antichi e di nuova fattura, di finestre, di luce, di spazi, di bar, di servizi, di parcheggi a due passi da Lucca dentro. Un ospedale amato dai lucchesi. Il San Luca è un disastro tanto che chiunque ci entri, a qualsiasi titolo, si chiede: ma chi è il genio che l’ha progettato. Un edificio dis-funzionale, energivoro, pieno di problemi insanabili come la qualità dell’igiene e della sicurezza e della privacy di chi c’è dentro, lavoratori e cittadini. Un edificio dis-funzionale anche nei costi: quanto lo pagheremo e a chi è un rebus da procura della Repubblica”.

“Avevamo con molti e diversi modi urlato su tutti i tavoli contro la tragedia e l’assurdità dell’organizzazione per intensità di cure – va avanti Picone -. Il tutti fanno tutto alla Rossi maniera (gli operatori sociosanitari fare quello che devono fare gli infermieri) conduce a un disastro delle competenze e della qualità degli interventi che alla fine i professionisti li allontana. Come se si decidesse di far guidare i tornado a autisti di pulman e i pulman agli autisti di tornado. In molti hanno gridato allo sfacelo, anche i medici. ‘Il cittadino al San Luca fa una corsa agli ostacoli per trovare un medico che non c’è’. La solita situazione drammatica si replica in tutta la Toscana. Rossi concentra le risorse su tre aree vaste Pisa, Siena e Firenze, il resto sono tagli e potature. Ma adesso, allo scadere del mandato dei direttori generali, le trattative hanno mostrato la drammaticità del momento. Fino all’anno scorso si poteva ancora parlare di dotazioni organiche. Fino all’anno scorso le amministrazioni tentavano, in modo limitato, del tutto insufficiente, di rispondere alla drammatica carenza di personale che costringe i lavoratori della sanità a turni impossibili e rientri massacranti. Quest’anno niente. Ormai non si riescono a garantire i contingenti minimi di personale nei reparti e allora c’è solo una soluzione. Chiuderli. L’ultima drammatica sessione di trattativa alla Asl 2, ha visto in più momenti la sollevazione della parte sindacale tutta. Di fronte allo sgomento dell’intera amministrazione. Su tutto questo la tegola degli esuberi. Un meccanismo perverso per cui si mandano in pensione coloro che avevano i requisiti ante-Fornero e si cancellano dalle piante organiche. Significa che quei profili non saranno riassunti mai più. Non avevamo capito, nonostante i mille segnali, che queste scelte scellerate si sarebbero tradotte in una aggressione violenta e quotidiana alla vita, alla salute fisica e psichica dei lavoratori della sanità pubblica a completamento di anni e anni senza contratti e anni e anni con le serenate brunettiane sul dipendente pubblico fannullone. Lo sgomento provato riporta agli anni bui quando la gente diceva: La Cantoni chiude, mette a casa gli operai. Ma com’era possibile? Ma com’era possibile cancellare quella fabbrica che segnava la vita di tutti i lucchesi a cominciare dalle sirene, dagli allarmi, lo sport, il mitico campo Henderson, la palestra Martini e l’interminabile fila di motorini e di biciclette che passavano al cambio turno. Questa non è una riorganizzazione questi sono tagli. Renzi ha accelerato il processo di smantellamento della sanità pubblica – attacca il sindacato Usb -. Non avevamo capito che il San Luca non era la fine ma solo una tappa del processo per occultare la verità. Presto a Lucca un ospedale non ci sarà più. Ci saranno capannoni con stanze vuote senza personale. Per ammissione degli stessi dirigenti ormai l’articolo 32 della Costituzione è saltato. Sotto gli occhi opportunamente chiusi dei sindaci e delle forze politiche. D’estate il San Luca non potrà che andare a scartamento ridotto. Fare strade nuove per il San Luca è inutile. Si può ragionare su tutto ma non su un’equazione matematica. Per dare assistenza ci vuole il personale. I numeri sono conosciuti come la farsa dei posti letto che calano irrimediabilmente ogni giorno. Senza personale l’ospedale chiude e il San Luca mostra il bluff che ha sottratto ai lucchesi, tutti, una cosa preziosa come l’assistenza sanitaria in questi tempi di crisi”.