Case, calano i prezzi e riparte il mercato immobiliare

22 aprile 2015 | 10:44
Share0
Case, calano i prezzi e riparte il mercato immobiliare

Prove di ripresa per il mercato immobiliare, a Lucca come nel resto della Toscana. Questo il risultato della consueta analisi semestrale del Gruppo Tecnocasa che ha presentato i dati locali all’Hotel Napoleon questa mattina (22 aprile) alla presenza degli affiliati e degli agenti territoriali. A snocciolare il trend del mercato immobiliare delle vendite degli immobili il consulente Mirko Cecconi, l’affiliato Riccardo Misale e il responsabile dell’area toscana della Kiron Partner, Michele Picuccio, che ha analizzato in particolare il mercato dei mutui per l’acquisto di abitazioni di proprietà.
E’ un mercato, quello lucchese, che seguendo un trend nazionale appare in lenta ripresa soprattutto a causa della diminuzione dei prezzi e della minore onerosità dei mutui. A Lucca, in particolare, dal gennaio del 2013 al dicembre del 2014, il calo si è attestato al 16,2 per cento (la media nazionale è del 15,2%), il secondo più alto dei capoluoghi di provincia toscani dopo Siena. Una diminuzione del valore delle proprietà immobiliari che, dal 2008 a oggi, è circa del 40 per cento, a fronte di una media nazionale del 38 per cento anche se lontana dal “record” di Prato, dove le case costano esattamente la metà rispetto a sei anni fa.
Al calo dei prezzi fa fronte, come detto, un aumento delle compravendite. Dopo anni, infatti, il dato torna positivo: sono stati 705 gli affari conclusi dalle agenzie del territorio di Tecnocasa nel 2014 con uno 0,1% in più rispetto all’anno precedente. Dato che sale al 2,1% se si estende alla provincia di Lucca.
Le variazioni di prezzo, però, sono spalmate in maniera variabile rispetto alla tipologia dell’immobile. Dopo il sensibile calo degli anni scorsi dell’usato ora anche i costruttori hanno scelto di abbassare i prezzi delle nuove abitazioni, sia di pregio sia economiche. A scendere, poi, sono i prezzi soprattutto nella prima periferia lucchese mentre la periferia (e di conseguenza le zone collinari) ne hanno risentito un po’ meno.
Ma cosa cercano gli acquirenti? Principalmente trilocali, tipologia che costituisce quasi il 50 per cento del mercato lucchese perché  vanno bene sia a giovani coppie sia agli investitori. In linea con i capoluoghi di provincia i bilocali mentre non c’è né offerta né grande domanda di monolocali. Ridotto anche il mercato delle case più grandi perché il target delle famiglie è quello che ha risentito maggiormente della crisi economica generalizzata. La spesa media va dai 120 ai 189mila euro, sostanzialmente il prezzo dei trilocali, mentre è in aumento la spesa fino a 119mila euro, soprattutto per chi è in cerca di un investimento.
Discorso simile, quasi uno specchio della situazione, si può fare per i mutui. Le condizioni sono “storiche” viste le condizioni e i tassi di interesse. E il segno positivo diventa così a due cifre per l’aumento della domanda di mutuo delle famiglie. In particolare, mentre il volume dei mutui è ancora molto distante dal periodo d’oro del mercato immobiliare è aumentato dell’8,3% il dato annuale sulle erogazioni con un dato abbastanza costante dal primo al quarto trimestre del 2014. Sono comunque quattro trimestri consecutivi che il dato è in crescita e fa ben sperare anche la prima indicazione del 2015, che parla di un 20 per cento in più.
Dato in controtendenza nella provincia di Lucca è quello della tipologia dei mutui contratti: nonostante i tassi favorevoli, al momento, i lucchesi continuano a preferire il tasso variabile, al momento ancora inferiore all’Euribor e quindi più conveniente nel breve periodo. La cifra media del mutuo contratto è di 105mila euro su una media di 109mila per una durata di 24,4 anni in media. Si contrae un mutuo principalmente, questo l’altro dato che emerge dallo studio, per la prima casa, ma sono in sensibile aumento i mutui per surroga e sostituzione di debiti contratti in precedenza. A stipulare finanziamenti sono soprattutto italiani ma a Lucca è alto il dato anche degli stranieri, soprattutto superiore alla media regionale e italiana quello degli extraeuropei che decidono di comprare una casa in città.
Un mercato immobiliare, dunque, in salute, almeno nella contingenza, e che porta anche benefici dal punto di vista dell’occupazione: sia Tecnocasa sia Kiron, infatti, sono alla ricerca di nuove figure professionali per incrementare il loro giro di affari. In particolare sono richiesti giovani diplomati dai 18 ai 23 anni, anche alla prima esperienza.

Enrico Pace