Regolamento degli impianti sportivi in dirittura d’arrivo

Un bando simile a quello delle casermette sulle Mura per la gestione degli impianti sportivi. E’ un tour de force quello della commissione consiliare che sta affrontando l’argomento per approvare in breve, tempo, al massimo la metà del mese di maggio, il tanto atteso regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali. Dopo l’ultima illustrazione che si terrà domani (24 aprile), martedì prossimo dovrebbe essere il giorno dell’ok definitivo al testo, che è stato modificato anche grazie alle osservazioni che sono pervenute dal Coni provinciale e dall’Aics di Lucca. Con un obiettivo chiaro: evitare il monopolio, da parte delle società sportive più grandi, degli impianti più prestigiosi, lasciando agli altri le briciole. La versione definitiva, dunque, prevederebbe, secondo l’ultima stesura, la possibilità di aggiudicarsi la gestione di un solo impianto sportivo comunale e quella di cogestirne un altro assieme ad un’altra società. Già, perché l’altra novità sostanziale rispetto all’originaria stesura del testo, poi ritirato al termine di un consiglio comunale molto movimentato, è la possibilità di presentarsi al bando con un progetto comune da parte di più di una società, sia per gli impianti sportivi polivalenti, che possono cioè ospitare più di una disciplina, sia per i campi di calcio.
Una ipotesi che, infine, è emersa dall’ultima riunione in commissione, è quella che arriva dal dirigente Giovanni Marchi: la possibilità di dividere il bando per la gestione in due lotti diversi, anche in questo caso per smorzare gli appetiti di molti e per dare a tutti la massima garanzia possibile di partecipazione, evitando le concentrazioni. Solo nel caso in cui alcune delle assegnazioni, per carenza di partecipanti, non venisse fatta, a quel punto gli impianti verrebbero assegnati con un ulteriore bando di gara in cui sarebbero inserite le realtà residue e “senza padrone”, aperto anche a chi già ha partecipato ed è entrato positivamente in graduatoria nei bandi precedenti.
Una partita, dunque, per usare una terminologia sportiva, che potrebbe essere giocata entro l’estate, per permettere alle società sportive di iniziare la stagione da settembre in poi con qualche certezza in più.
Dal bando, comunque, rimangono esclusi la gestione del Palasport e dello stadio Porta Elisa (e dei campi 1 e 2 dell’Acquedotto) che sono regolati da specifica convenzione.