Multe alle auto dei disabili al S. Luca, Quilici (Lega Toscana) accusa il Comune

29 aprile 2015 | 07:41
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Multe alle auto dei disabili al S. Luca, Quilici (Lega Toscana) accusa il Comune

Multe alle auto dei disabili davanti al San Luca, è polemica. A farsi portavoce delle critiche è Ilaria Quilici di Lega Toscana. “All’ospedale S. Luca la polizia municipale si è prodigata a multare persone disabili la cui colpa è quella di aver parcheggiato per qualche minuto l’autovettura nei pressi dell’ingresso per rendere più agevole ai medesimi l’accesso – sottolinea -. Seppur condannando il non rispetto delle regole, riteniamo che l’aver elevato multe sia un comportamento censurabile considerando che esistono leggi e regole che a tutela della disabilità stabiliscono la possibilità di parcheggiare i veicoli ovunque salvo non intralciare la circolazione stradale”.

“Visto e considerato poi – aggiunge Quilici – che di fronte all’entrata dell’ospedale S. Luca non sono stati predisposte possibilità per garantire la salita e la discesa dei disabili pensiamo che le multe non dovevano essere elevate. Sono a conoscenza gli operatori della polizia municipale e anche il sindaco Tambellini che in base alla legge i disabili che circolano con veicoli con contrassegno possano parcheggiare anche al di fuori dei parcheggi predisposti? Non è anche questa una violazione di una norma stabilita se non erro dalla comunità europea? Quindi come accade in altre città nel rispetto di questa norma è il caso che il sindaco Tambellini provveda a non far multare i disabili solo per fare cassa adoperandosi al contempo e con celerità con l’Asl perchè si trovi una soluzione ai problemi di mobilità nell’accesso da parte dei disabili al S Luca. Spiace constatare che a tutt’oggi non si abbia la capacità per le persone fortunatamente normodotate di soffermarsi almeno per qualche minuto a vedere il mondo con gli occhi di chi purtroppo ha difficoltà. E sopratutto a Lucca dove ogni anno si celebra il festival del volontariato e della solidarietà spiace constatare che i buoni principi sono molto lontani dal trovare un attuazione. Non vogliamo pensare in fondo che la sorte dei disabili non interessi a nessuno”.