Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo

1 maggio 2015 | 09:29
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Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo
Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo
Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo
Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo
Il pianoforte “orfano” di Puccini sul palco dell’Expo

Il nome di Lucca non risuona sul palco di piazza Duomo a Milano, per il concerto inaugurale di Expo 2015. Il pianoforte del maestro Giacomo Puccini che aveva lasciato il museo della casa natale tra le polemiche e le reprimende della nipote Simonetta Puccini che al sindaco aveva chiesto di evitare quel trasferimento che avrebbe potuto nuocere alla salute dello Steinway & Sons è stato protagonista sì ma per pochi secondi. Ed è ad ogni modo rimasto “orfano”, nella presentazione di Paolo Bonolis (affiancato da Antonella Clerici), della sua casa, il Puccini Museum di Lucca, che non è stato nemmeno citato. Il famoso pianista Lang Lang, nella fase finale del concerto inaugurale di ieri sera (30 aprile), ha eseguito le note d’attacco di Nessun Dorma, la famosa aria di Turandot intonata da Andrea Bocelli: un momento suggestivo che forse però non è bastato se si pensa alle aspettative sulla serata. E sul web è già polemica per quella che viene definita dai meno critici come un’altra occasione mancata o per meglio dire non centrata.

Non c’è da rallegrarsene affatto. Prima di tutto perché gli enti, Fondazione Puccini in primis e Comune di Lucca si sono spesi (e hanno speso) per questa operazione. L’obiettivo era anche accattivante: portare Lucca in primo piano all’Expo con una vera eccellenza. Un’operazione non senza sacrifici: il trasloco di un pianoforte del genere non è una cosa semplice e, soprattutto, è molto delicata ed è stata seguita in ogni sua fase dal team della Fondazione. Il risultato, viene da chiedersi, quale sarà?
I più critici parlano già di flop o di monumento a Puccini dimenticato, come suggerisce fra tutti Francesco Colucci, ex presidente dell’Opera delle Mura, in una vignetta tra l’ilare e il faceto in cui si associa il pianoforte del maestro all’altare della patria, con il monumento al milite ignoto “dimenticato”, come Lucca sul palco dell’Expo.
Ma Puccini, del resto, la cui fama è mondiale, non può certo restare relegato al solo nome della città che gli diede i natali. E lo sanno bene anche a Lucca. Allo stesso tempo, però, la presenza del pianoforte su quel palco di piazza Duomo, ha consentito comunque alla Fondazione Puccini di lavorare “sottotraccia”, di intessere rapporti, relazioni – ad esempio con il sovrintendente e il direttore artistico del Teatro della Scala – che potranno, se ci sarà la volontà, avere frutti in futuro. Era una prima prova, un punto di partenza di un percorso di promozione su cui i nuovi vertici della Fondazione intendono continuare a puntare. Una promozione 2.0, era stata definita. E sì, siamo appena agli albori.
Intanto la bacheca Facebook e il profilo Twitter della Casa Museo del maestro si sono ieri finalmente animati. Non solo per i post e le foto della serata, ma anche per i commenti che inevitabilmente sono fioccati. Molte le critiche, qualche isolato segno di apprezzamento. C’è da augurarsi che tutto questo serva a qualcosa di costruttivo, non solo ad alimentare polemiche.

Rob. Sal.

FOTO – Il maestro Lang Lang suona il pianoforte di Puccini