Fondazione Crl: erogati 32,5 milioni di euro nel 2014

4 maggio 2015 | 10:35
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Fondazione Crl: erogati 32,5 milioni di euro nel 2014
Fondazione Crl: erogati 32,5 milioni di euro nel 2014
Fondazione Crl: erogati 32,5 milioni di euro nel 2014
Fondazione Crl: erogati 32,5 milioni di euro nel 2014

Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca sempre più munifica per la città. Merito, per il 2015, di un anno concluso con l’approvazione del bilancio 2014 molto positivo da tutti i punti di vista: finanziario e di progettualità del territorio. E con prospettive positive per il futuro, in attesa della “stangata” fiscale dopo l’entrata in vigore delle novità legislative del luglio 2014  che sottrarranno alle casse di San Micheletto altre 3-4 milioni di euro oltre ai 13 milioni di euro già pagati di imposte nel 2014.
Ma intanto la Fondazione Cassa può chiudere l’esercizio 2014 con un avanzo di gestione di 48,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2013. Il patrimonio sale da un miliardo e 193 milioni e un miliardo e 202 milioni, mentre il fondo per le erogazioni aumenta da 22,7 milioni a 27,5 e il fondo di stabilizzazione si attesta a 34 milioni dai 31,5 del 2013. Importante crescita anche per le erogazioni deliberate nell’anno passato, che dai 29,7 milioni raggiungono quota 32,5. Numeri che collocano la fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ai primi posti nella speciale graduatoria delle principali fondazioni bancarie italiane, in particolare nel rapporto tra patrimonio e erogazioni. Un primato importante, che conferma la fondazione Crl come nona assoluta come patrimonio e settima per erogazioni. Posizioni immediatamente a ridosso di colossi come Cariplo, San Paolo, Padova e Rovigo e Verona. Che si aggiungono a un dato tendenziale importante, che parla di 174 milioni di avanzo dal 2009 a oggi di cui 107 erogati in un quinquennio al territorio di riferimento.

Il bilancio 2014 è stato approvato giovedì mattina (30 aprile) dall’organo di indirizzo dopo il parere favorevole sostanzialmente unanime dell’assemblea dei soci (un solo voto contrario, quello di Alberto Varetti) avvenuta mercoledì pomeriggio.

“Ai dati che presentiamo – ha commentato soddisfatto il presidente della Fondazione, Arturo Lattanzi – se ci si aggiungono gli interventi diretti per la riqualificazione del San Francesco, per l’housing sociale e per gli investimenti attratti sul territorio da altri enti come la Regione Toscana, per le Mura e per il ponte sul Serchio, ad esempio, si vanno a sfiorare i 190 milioni di euro complessivi destinati alla provincia di Lucca negli ultimi cinque anni di attività della Fondazione”. Che può così “mettere in sicurezza” la base per le erogazioni: “Abbiamo deciso di parametrare le possibilità di investimento sul territorio – dice Lattanzi – ai guadagni certificati nell’anno precedente. Questo ci permette di avere un quadro certo e non presunto del fondo a disposizione per le erogazioni che, per il 2015, sarà di circa 27 milioni di euro, a fronte di 35 milioni di accantonamento per il patrimonio e di altri 5,5 milioni di euro per il fondo di stabilizzazione”.
Lattanzi, poi, elenca tutti i principali interventi compiuti nel 2014 e le prospettive per il futuro: “Entro il 2016 – dice Lattanzi – porteremo a compimento i lavori per la riqualificazione e il restauro delle mura con lo stanziamento di altri 4,6 milioni di euro per il biennio 2015-2016. In questo senso posso già dire che entro la Santa Croce porteremo a compimento la pulizia dei paramenti dal Porta Elisa a Porta Santa Maria, con tanto di sostituzione di eventuali mattoni mancanti, già acquistati a basso prezzo da una ditta di Mantova”. Fra gli altri lavori è previsto “il compimento del tetto del Mercato del Carmine – prosegue Arturo Lattanzi – la riqualificazione della pineta di Viareggio e ulteriori 12 interventi per l’edilizia scolastica provinciale, dopo i 26 già portati a compimento, per un totale di 10 milioni di euro. Scuole come il Passaglia, il Civitali, il Paladini, scuole a Fornaci e a Castelnuovo hanno già potuto usufruire dei fondi della Fondazione per la riqualificazione e la messa in sicurezza. A questi si aggiungono alcuni interventi pluriennali già in corso di svolgimento”. E sempre sul tema scuola, come da qualche anno a questa parte, Lattani sottolinea l’importanza del progetto UiBi: “La Fondazione – spiega Lattanzi – da qualche anno si è posta come centro unico di acquisti per materiale informatico, da computer, a tablet, a lavagne elettroniche. Oltre a questo organizziamo corsi per i docenti per l’utilizzo delle apparecchiature elettroniche che hanno portato 1450 persone a formarsi nelle nostre strutture”.
A livello universitario prosegue, invece, l’impegno per la crescita di Imt, per cui la Fondazione Crl stanzia, attraverso Flafr, qualcosa come 1,145 milioni di euro a fronte dei 6,3 milioni del ministero dell’istruzione. Non mancano, però, elementi di criticità anche nelle parole di Lattanzi: “Nonostante che – dice Lattanzi – dalla valutazione Anvur l’Imt di Lucca sia al primo posto nelle materie economiche quanto ad apporto scientifico, questa realtà non è ancora riuscita a farsi notare in citttà per quello che vale. Cosa che potrebbe, e dovrebbe, fare soprattutto sulla tematica dei beni culturali stringendo contatti più stretti non solo con il territorio ma anche con altre realtà, come ad esempio la Fondazione Campus”.
Gli interventi poi spaziano dalla sanità con i 750mila euro erogati per la completa digitalizzazione dell’ospedale San Luca, al volontariato (progetti “Dopo di noi”, sostegno ad Anffas, alla struttura dei “Poveri Vecchi di Viareggio). Passando dall’inclusione lavorativa e sociale, dalla ricerca e dall’arte per cui la Fondazione ha investito 450mila euro per tre anni per la chiesa di Marlia oltre agli interventi urgenti per la sicurezza e la stabilità della chiesa di San Giovanni.
Tutto questo mantenendo la redditività del suo patrimonio, che è pari al 4,8%, superiore alla media delle grandi fondazioni italiane e mantenendo un rapporto di spesa rispetto al patrimonio dello 0,44%, mentre il rapporto fra erogazioni e patrimonio medio è del 2.5%.
La strategia è quella già tracciata negli ultimii anni: “La Fondazione – spiega Lattanzi – per mantenersi a questi livelli deve fare investimenti che siano duraturi nel tempo visto che con i tassi di interesse attuali non sarebbe remunerativo mantenere fermo il proprio patrimonio. Occorre investire in società, azioni, immobili, direttamente o indirettamente, che siano in grado di dare ricavi strategici”.
Uno di questi investimenti è quello nelle partecipazioni bancarie. La Fondazione, dopo la fusione per incorporazione del Credito Bergamasco nel Banco Popolare, è tornata a detenere quote di Bp, per il 2,87%. Un investimento che, però, anche in vista della trasformazione delle maggiori banche popolari in Spa non appare strategico alla Fondazione: “Il dividendo non c’è – dice Lattanzi – e diifficilmente ci sarà in prospettiva. Valuteremo dunque se il nostro investimento nella banca, che è pari a 160 milioni di euro, ci possa rendere o in qualche modo, vendendo le quote o in qualche altra forma, si possa incassare prima”. Diversa la situazione della partecipazione del 20 per cento nella Banca del Monte di Lucca, che rientra nell’ambito delle ultime disavventure, anche a livello di governance, della Carige: “La prospettiva – dice in questo senso Lattanzi – è quella della volonta da parte di Carige di creare un’unica banca incorporando anche la Bml. Noi ci siamo opposti a questo non solo per difendere la lucchesità della banca ma anche i suoi stessi interessi. E’ ovvio che, però, dovremo stare con gli occhi aperti anche per capire le evoluzioni del mercato finanziario e quelle legislative, altrimenti, difendendo esclusivamente l’indipendenza della Banca del Monte di Lucca potremmo non fare gli interessi dell’istituto stesso, lasciandolo come marginale nel panorama nazionale ed europeo”.
Una notazione il presidente Lattanzi la dedica anche alle erogazioni da bando: “Dei 32 milioni e passa erogati nel 2014 – dice – la maggior parte, circa l’80 per cento è concordata con i soggetti terzi e riguarda interventi strategici. Per il resto si tratta di importi limitati che concediamo secondo certe regole, chiaramente indicate nel bando, valutate anche sulla base di precedenti interventi e dei risultati ottenuti”. “La valutazione – aggiunge il direttore Marcello Bertocchini – è in questo senso doppia e si basa da una parte sui preventivi di spesa che vengono presentati, che devono essere dettagliati, e sulla successiva rendicontazione. Il finanziamento, insomma, deve servire per realizzare i progetti e non certo per fare cassa”.
Fra le vicende successive alla chiusura dell’esercizio 2014, prima dell’approvazione del bilancio di giovedì scorso, c’è da segnalare la richiesta di informazioni, sollecitata da uno dei soci della Fondazione, sulla legittimità della partecipazione della Fondazione Crl alla società Lucca Solare Spa. Il socio ha chiesto di verificare se non ci fossero elementi di conflitto di interesse, escluse dall’assemblea dei soci e dai revisori dei conti, nella compartecipazione nell’impresa assieme alla società immobiliare Il Leccio Spa. Lattanzi si dichiara tranquillo in attesa del pronunciamento da parte del ministero: “La nostra partecipazione – chiude il presidente – risale ai tempi in cui i contributi per il fotovoltaico erano di tale entità che si pensava addirittura a una remunerazione a due cifre dell’investimento fatto. Per questo abbiamo intrapreso questa strada con un socio locale, con il problema di fare in fretta per rientrare nei finanziamenti statali. Ma in questo ramo la società non si è dimostrata all’altezza”. Conflitto di interesse o no quello del fotovoltaico non rientra, insomma, fra i successi della Fondazione Crl. Che però si gode risultati del tutto positivi dal punto di vista dei numeri, dei progetti, della visibilità in città. In attesa di continuare a compiere, nonostante le tasse da pagare, quella funzione sussidiaria rispetto agli enti pubblici che le è richiesta dalla legge. Nella speranza che anche le condizioni economiche generali del paese permettano un futuro ancora più roseo.

Enrico Pace