Varetti contro Fondazione Cassa: “Dubbi sugli investimenti”

4 maggio 2015 | 17:29
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Varetti contro Fondazione Cassa: “Dubbi sugli investimenti”

di Roberto Salottie Enrico Pace
“Sono uno che vuole bene alla Fondazione Crl, che è indubbiamente una straordinaria risorsa per la città di Lucca. Ma il sistema che la governa è diventato troppo autoreferenziale e ci sono a mio avviso numerose situazioni che si sono incancrenite”. Sono parole che oggi pronuncia Alberto Varetti, uscendo allo scoperto senza risparmiare critiche a come sono stati gestiti alcuni recenti investimenti dalla Fondazione, soprattutto nel campo immobiliare e del fotovoltaico. Denaro speso senza ritorno e con “mancanza” della “redditività dai dividendi” inizialmente prevista, come si deve ammettere nella stessa relazione del bilancio consuntivo 2014 dell’ente di San Micheletto. Ma queste osservazioni l’ex presidente della Cassa di Risparmio di Lucca le ha espresse già davanti alle settanta persone presenti all’assemblea dei soci dell’istituzione retta da Arturo Lattanzi, spiegando così i motivi del suo no (l’unico tra i soci riuniti). “Le mie sono posizioni che non ho mai nascosto e che anzi vado ripetendo in Fondazione ormai da anni – aggiunge Varetti -: non sono d’accordo su alcuni investimenti recentemente fatti, che non solo non hanno portato a nulla ma hanno prodotto semmai delle perdite. Mi riferisco, in particolare, all’operazione Lucca Solare Spa e all’acquisto delle quote della Banca del Monte”.

Lucca Solare Spa altro non è che una società partecipata dalla Fondazione, costituita con l’obiettivo di raccogliere ricavi dal fotovoltaico attraverso le operazioni immobiliari gestite dalla controllante Il Leccio Spa. Invece non solo i ricavi dai dividendi non sono arrivati, ma il 23 maggio dell’anno scorso, l’assemblea straordinaria della Lucca Solare ha dovuto emettere – come si legge ancora nel bilancio della Fondazione Crl – “un prestito obbligazionario convertibile partecipativo di 21 milioni di euro, al fine di estinguere una parte dei finanziamenti maggiormente onerosi (mutui chirografari e scoperti di conto corrente) e il precedente prestito obbligazionario emesso dalla società”.
Tutto questo sta alla base delle parole dell’ex presidente della Crl: “Le mie osservazioni sono state fatte nelle sedi opportune e con spirito costruttivo – chiarisce Varetti -: il mio obiettivo non è colpire nessuno, sono un amico della Fondazione ma sono anche un uomo libero e dico quello che penso. Ritengo che non si possano investire 65 milioni di euro in operazioni che non portano alcun frutto. Ben vengano gli investimenti da una Fondazione, che, va ricordato, sui ricavi è solidissima. Ma certe operazioni a parer mio vanno ben valutate, con un piano finanziario preciso e tutte le valutazioni necessarie, anche e soprattutto a lunga scadenza”. Varetti si riferisce non soltanto al caso Lucca Solare ma anche all’operazione che nel corso del 2013 portò, come è noto, la Fondazione Crl ad acquisire dalla Fondazione Banca del Monte il 20% delle quote della relativa banca (Leggi). Un investimento rivelatosi non redditizio come ci si aspettava. E Varetti, all’assemblea dei soci, lo ha ben sottolineato, sollevando poi la questione del mancato intervento della Fondazione a favore della Crl, quando la maggioranza delle quote di quest’ultima passò sotto il controllo del Banco Popolare. Una questione sulla quale lo stesso presidente della Fondazione Cassa, Arturo Lattanzi, illustrando le questioni di bilancio, stamani ha chiarito a scanso d’equivoci. Spiegando che, all’epoca, le condizioni erano ben differenti e che l’operazione non risultò possibile.
La sorpresa, tuttavia, è arrivata il 13 febbraio scorso negli uffici della Fondazione di San Micheletto. L’autorità di vigilanza del ministero dell’economia e delle finanze ha scritto al consiglio di amministrazione e al collegio dei revisori dei conti, rendendo noto di aver ricevuto una segnalazione da un socio della Fondazione che ha chiesto un parere di legittimità sugli investimenti dell’istituzione, relativamente alla partecipata Lucca Solare Spa. Un esposto – su cui Varetti non intende esprimersi – in cui si sollevano anche presunte questioni di conflitto di interesse per la Fondazione Crl (il figlio del presidente Lattanzi fra l’altro ha lavorato come consulente della società controllante, Il Leccio Spa). Circostanze escluse sia dal consiglio di amministrazione che dai revisori dei conti, che hanno trasmesso il 16 marzo scorso tutta la documentazione richiesta al ministero, di cui ora è atteso il parere (Leggi).