Cobas della scuola: “Grande risultato alle elezioni Cspi, ma pronti a scioperare ancora”

9 maggio 2015 | 17:37
Share0
Cobas della scuola: “Grande risultato alle elezioni Cspi, ma pronti a scioperare ancora”

“Un risultato eccezionale alle elezioni Cspi ed un altro segnale della cattiva scuola di Renzi”: si esprimono così, per bocca del rappresentante Sebastiano Ortu, i Cobas della scuola della Provincia di Lucca. Il 28 aprile, infatti, si sono svolte in tutte le scuole italiane le elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, un organo consultivo del governo per i provvedimenti in campo scolastico. “Abbiamo potuto votare dopo tanto tempo di nuovo su liste nazionali – ricorda Ortu – come rivendicano da sempre i Cobas anche per la misurazione della rappresentatività sindacale”. In attesa dei risultati nazionali, il 7 maggio l’At di Lucca ha comunicato i risultati provinciali: alle superiori i Cobas risultano il primo sindacato con il 30% dei voti. In particolare, Rino Capasso ha raccolto di gran lunga il maggior numero di preferenze, 4 volte le preferenze raccolte dal secondo classificato tra tutti i candidati delle varie liste. Con riferimento ai diversi ordini di scuola i Cobas hanno avuto il 15% dei voti, risultando terzi alle elementari con il 13,5% e tra gli Ata con il 10% . I Cobas hanno chiesto in modo chiaro il ritiro del DdL Renzi sulla Cattiva scuola e un decreto legge stralcio per l’assunzione di tutti i precari che lavorano da anni, a partire da quelli con 36 mesi di servizio. “I risultati elettorali costituiscono un altro significativo segnale di bocciatura del Ddl – prosegue Ortu – dopo l’eccezionale riuscita dello sciopero del 5 maggio con moltissime scuole chiuse in tutta la provincia e adesioni che vanno oltre il 70%: per esempio al Carrara – Nottolini Busdraghi hanno scioperato il 75% dei lavoratori, con il 90 % degli Ata e il 70 % dei docenti”.

Quello portato avanti dal governo Renzi, insomma, sembra ai Cobas tutto fuorché un esempio di “Buona scuola”: “Gli emendamenti di cui si discute alla Camera non cambiano la filosofia di fondo della Cattiva scuola – insistono i Cobas – incentrata su un uomo solo al comando, il preside – podestà. Non si tratta, infatti, del preside –sindaco, perché il sindaco è eletto come chiedono da anni i Cobas con l’elezione del preside da parte del Collegio”. Anche il 6 maggio le elementari hanno scioperato per boicottare i quiz Invalsi, strumento di dequalificazione della scuola pubblica con cui si vogliono valutare isituti e docenti, premiando quelli che adattano la loro didattica ai quiz, secondo il modello sciagurato del teaching to test. La mobilitazione prosegue il 12 maggio con lo sciopero alle superiori e alle medie per boicottare i quiz che si svolgono alle superiori. “Ma se l’ Uomo solo al comando – chiude Ortu – proseguirà per la sua strada contro tutto il popolo della scuola pubblica la mobilitazione potrebbe continuare anche con lo sciopero degli scrutini, richiesto a gran voce nelle piazze. A tal proposito chiediamo ai sindacati firmatari dell’accordo del ’99, che impedisce il blocco per più di 2 giorni, di disdettare quell’accordo liberticida in coerenza con le dichiarazioni rilasciate nelle manifestazioni e nelle assemblee, in particolare a Lucca il 23 aprile davanti a 500 lavoratori”.