Vcs: “Movida, servono più controlli contro il degrado”

16 maggio 2015 | 13:40
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Vcs: “Movida, servono più controlli contro il degrado”

“Lucca era la città del garbo”. Il comitato Vivere il centro storico prende duramente posizione in ordine al tema movida in città, proprio in concomitanza con l’annuncio dell’incontro avuto da Confcommercio con il Comune sul regolamento contro abuso di alcol e musica fuori orario. Ma il Comitato non pare convinto. “Difficile pensare che questa definizione – tuona oggi (16 maggio) il Comitato in una nota – possa trovare una qualche corrispondenza con la realtà attuale. La foto del ragazzo ubriaco che dorme, o forse giace svenuto sulla strada (scattata dal comitato e pubblicata qui a fianco, ndr), con accanto la consueta bottiglia di alcool, è stata scattata venerdí 15 maggio in via Calderia. La domanda che nasce spontanea è: cosa vuol fare del centro storico l’attuale amministrazione comunale? Lo vuol fare o no un adeguato servizio di prevenzione e controllo che intervenga efficacemente dietro le richieste e le segnalazioni dei cittadini visto che, complice il decreto Monti e la mancanza di regole comunali, si consente di aprire un bar accanto all’ altro senza preoccuparsi delle conseguenze?”. “Quei nuovi bar che hanno aperto o che apriranno – prosegue Vivere il Centro Storico – vorranno avere la stessa possibilità di mettere i tavoli fuori come i loro colleghi della porta accanto, oppure , come già sta succedendo in San Michele, il Comune dovrà difendersi da una causa legale dopo l’altra? Nessuno se ne preoccupa? Nessuno si pone il problema delle regole?”. Tra le proposte concrete c’è pure quella di creare un servizio di sorveglianza ad hoc: “Servirebbe – spiegano – per evitare che gestori spregiudicati di locali pubblici possano organizzare gare di ballo sulla strada davanti al loro locale arrivando ad impedire il traffico veicolare come abbiamo fatto vedere all’assessore Lemucchi e al comandante dei vigili”.

“Si vuole applicare o no – insiste il comitato – il regolamento di polizia urbana del ’43 visto che non ne vuole fare uno nuovo? Va benissimo anche quello del ’43. L’importante è che venga fatto rispettare. Vuole proibire il sudicio dei mozziconi, gomme da masticare, bottiglie e bicchieri vuoti come tra l’ altro prevede l’ordinanza sindacale 1426 del gennaio 2012 che nessuno in giunta sembra conoscere? Vuole continuare a far pagare alla collettività la pulizia di tutto il sudicio prodotto dagli avventori dei locali perché è dal 30 settembre che i gestori non sono più tenuti a pulire? Residenti di zona ci informano che un operatore impiega 40 minuti per pulire i dintorni immediati di una delle tante zone di movida, quindi non c’è da meravigliarsi se poi Sistema Ambiente chiede a tutti il 5,5% di aumento”. Un’altra soluzione suggerita? Quella adottata a Pisa, città che, in quanto a movida e problematiche connesse, non è nemmeno lontana cugina di Lucca. “Se l’amministrazione non è in grado di risolvere queste problemi ha soltanto una soluzione – conclude il Comitato – cioè stabilire che dopo le 22 le consumazioni debbano essere effettuate esclusivamente all’ interno dei locali come l’ anno scorso ha ordinato il prefetto di Pisa nella sua città”.