Vigili del fuoco, scatta lo stato di agitazione a Lucca

Stato di agitazione di tutto il personale al comando dei vigili del fuoco di Lucca. Lo dichiarano le associazioni sindacali, Cigil, Cisl, Uil, Conapo e Usb, che contestano la gestione del comandante Mariano Tusa. “Tra le motivazioni che hanno portato alla decisione di interrompere, prima, le relazioni sindacali e, successivamente, giungere allo stato di agitazione – spiegano le sigle in un comunicato congiunto – vogliamo sottolineare le mancate risposte date in riferimento alla gestione dell’emergenza, sul territorio provinciale, in occasione degli eventi atmosferici del 5 marzo scorso, per quanto riguarda l’organizzazione del soccorso e della logistica per il personale intervenuto anche da fuori provincia. Si rivendica inoltre la scorretta applicazione di norme contrattuali che prevedono il pagamento di competenze accessorie che in aggiunta al blocco dei rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione sottraggono ulteriori risorse economiche dalle tasche dei lavoratori vigili del fuoco”, attaccano i sindacati che avanzano le loro richieste.
“Rivendichiamo – proseguono le sigle – la mancata applicazione delle norme previste dal decreto legislativo 33 del 14 marzo 2013 in materia di obblighi di trasparenza e diffusione di informazioni della pubblica amministrazione. Per ultimo, ma non per importanza, si evidenzia, in materia di sicurezza, le difficoltà nell’investire risorse, all’interno del Comando di Lucca, per la formazione necessaria al mantenimento ed al miglioramento dell’operatività”.
Le sigle ritengono che “il rispetto di corrette relazioni sindacali sui temi riguardanti l’organizzazione del lavoro – si legge ancora nel comunicato congiunto – siano condizione necessaria per mantenere un benessere lavorativo più che mai necessario alla categoria dei Vigili del Fuoco per la particolare attività che ogni giorno svolgono al servizio dei cittadini”.