Mille Miglia, Casapound contro il Comune: “Confermata la mancanza di strategia su turismo e promozione”

17 maggio 2015 | 11:47
Share0
Mille Miglia, Casapound contro il Comune: “Confermata la mancanza di strategia su turismo e promozione”

CasaPound Italia attacca il Comune sulla gestione della Mille Miglia, giudicando l’amministrazione non all’altezza degli eventi che riguardano la città di Lucca. “Il fatto che l’amministrazione comunale si sia rifiutata di far organizzare una mostra sulla storia automobilistica a Lucca, con la dichiarata volontà di censurare la Coppa Edda Ciano – dichiara Fabio Barsanti, responsabile di Cpi – è di una gravità inaudita e grida vendetta. Siamo ormai di fronte ad evidente cialtroneria culturale, unita ad una pericolosa smania di censura in stile boldriniano. Un atteggiamento che sembra ricalcare l’intolleranza culturale dell’Isis in medioriente o, per rimanere in tema, quello violento dei cosiddetti gendarmi della memoria, coloro per i quali di un dato periodo storico non si può parlare”.

“La Coppa Edda Ciano, organizzata tra il ’35 e il ’38, è parte determinante della storia dell’automobilismo lucchese – continua la nota – ed era un evento di richiamo internazionale. Cercando su YouTube, è possibile ammirare non solo le immagini di una bellissima Lucca del passato, ma anche quelle suggestive di una vera e propria corsa agonistica di livello, vedendo autoveicoli che hanno fatto la storia sfrecciare sulle Mura Urbane e sulla circonvallazione. Un evento che richiamava pubblico, stampa ed autorità. Censurarlo avrebbe significato creare un insensato buco nella storia automobilistica lucchese, uno di quei tipici buchi della memoria in stile orwelliano ai quali una certa sinistra ci ha abituato”.
“La giunta Tambellini ormai da tempo si sta dimostrando non all’altezza del proprio ruolo – conclude Barsanti – e la gestione della Mille Miglia ne è l’ennesima dimostrazione. Censura della mostra e praticamente nessuna pubblicità dell’evento nonostante la fortuna di aver ottenuto il suo passaggio per due anni consecutivi. Se ad un conclamato deficit culturale sommiamo una totale assenza di visione dal punto di vista turistico e di promozione degli eventi (vedi l’assurda e atavica questione del Summer Festival), i prossimi due anni potrebbero risultare fatali per l’economia del nostro Comune, che di tutto ha bisogno tranne che di un freno a questi due pilastri dell’economia cittadina”.