Collegio dei geometri, incontro con l’architetto israeliano Eri Goshen

Nell’ambito degli incontri formativi sul tema Leggere gli edifici nel tempo il collegio dei geometri e heometri Laureati di Lucca ha organizzato un incontro con Eri Goshen, l’architetto israeliano che ha realizzato la Borsa Valori di Tel Aviv. Goshen ha raccontato il processo evolutivo del prestigioso progetto, dalla fase embrionale a quella finale. Sette anni di studi, progetti e lavori. Nella frase “in nome di Dio e del quattrino”, celebre frase di Francesco Datini, mercante pratese del ‘500, Goshen ha sintetizzato il conflitto che gli architetti debbono risolvere: tra gli aspetti morali e quelli del budget. Ma non solo, secondo Goshen ci sono ben dodici domande cui si deve trovare una risposta nella progettazione: ambiente, budget, cliente, materiale, regolamenti, eccetera e la risposta deve essere per forza una e una sola ed è l’edificio.
Il seminario ha riscontrato la partecipazione di quasi 300 geometri che oltre ad assistere alla magistrale esposizione di Eri Goshen hanno potuto proseguire gli incontri di studio sulla lettura degli edifici storici di Lucca e delle varie tipologie costruttive adottate nel corso dei secoli. Questa parte del seminario é stata trattata dal geometra Antonino Tinè che, come sempre, ha sapientemente illustrato alcuni aspetti e particolari architettonici di Lucca sconosciuti anche ad alcuni Lucchesi.
“Un seminario che ha fatto bene alla mente e anche al corpo” dice soddisfatto il presidente del collegio dei geometri Pietro Lucchesi “aumentare le conoscenze dà un piacere tangibile. Avere gli strumenti culturali per comprendere gli edifici che ci circondano è doveroso”.
Il prossimo seminario del Collegio dei geometri di Lucca è già programmato per il 5 giugno per proseguire il discorso, esaminando altri aspetti dello stesso tema.