Caos graduatorie, altri 16 nella lista dei docenti precari

Un altro pasticcio che rischia di provocare una nuova rivoluzione nelle graduatorie scolastiche provinciali ad esaurimento. Certo, nulla a che vedere con l’invasione di docenti precari (soprattutto per le scuole dell’infanzia) provenienti da fuori provincia, come è avvenuto in occasione dell’aggiornamento triennale. Ma l’istanza cautelare del consiglio di Stato che ha riformato l’ordinanza del Tar del Lazio con la quale si respingeva il maxi ricorso di insegnanti diplomati all’istituto magistrale entro l’anno 2001/2002, potrebbe avere come risultato un’altra valanga di immissioni in graduatoria, soprattutto in terza fascia, sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria.
La notizia trova conferma proprio nelle ore in cui Cobas Scuola e docenti precari protestano anche a Lucca, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico provinciale, in piazza Guidiccioni contro il ddl La Buona scuola, firmato dal premier Matteo Renzi e dal ministro lucchese Stefania Giannini (Articolo e foto). Ed è proprio un atto del provveditore Donatella Buonriposi a disporre l’inserimento (con riserva) di altri 16 docenti nelle graduatorie a esaurimento. In gran parte si tratta, in questo caso, di insegnanti lucchesi ma in attesa del giudizio di merito (per ora il Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza cautelare), altri docenti potrebbero imboccare la strada del ricorso per vedersi riconosciuto un diritto. Una possibilità per molti che sono rimasti fuori dalle graduatorie per i criteri indicati dal relativo decreto ministeriale che ha escluso “l’indicazione del diploma magistrale acquisito entro l’anno scolastico 2001/2002 – si legge nell’ordinanza del Consiglio di Stato – quale titolo idoneo per essere speso per ottenere l’iscrizione nella III fascia delle graduatorie ad esaurimento provinciali”.
Tra i ricorrenti che si sono rivolti al Tar del Lazio contro il ministero dell’istruzione figurano anche i candidati lucchesi che ora sono stati inseriti nelle graduatorie di terza fascia per la scuola dell’infanzia (sette docenti) e per la scuola primaria (i restanti otto).
Un colpo di scena, visto che il tribunale amministrativo regionale del Lazio aveva respinto il ricorso presentato dai docenti precari con diploma magistrale, che ora potrebbero tornare in ballo, se anche nel merito il Consiglio di Stato darà loro ragione.
A Lucca, intanto, i docenti precari hanno presentato un esposto alla magistratura sull’invasione delle graduatorie da candidati arrivati da fuori provincia. Gli insegnanti “scavalcati” da colleghi inseriti in lista spesso con punteggi molto alti, chiedono alla procura verifiche sulla veridicità delle autocertificazioni presentate per formare il punteggio ai fini della graduatoria (Leggi).