Anche fatture del 2006 di Metro da riconoscere come debiti fuori bilancio per il Comune. Ok al consuntivo 2014, in ordine i pagamenti alle aziende. Cassa Depositi e Prestiti boccia finanziamenti per alcune somme urgenze

Nessun problema per i rilievi della Corte dei Conti al Comune di Lucca per il bilancio consuntivo del 2013 anche se sarà necessario un passaggio formale in consiglio comunale per una delibera di presa d’atto delle risposte preparate dal dirigente Lino Paoli al tribunale amministrativo.
Si è parlato anche di questo nella commissione bilancio presieduta da Virginia Lucchesi e convocata per questa mattina (22 maggio) nell’ufficio dell’assessore Cecchetti a Palazzo Orsetti, che aveva all’ordine del giorno anche l’analisi delle osservazioni del collegio dei revisori dei conti al bilancio consuntivo del 2014 che verrà portato in approvazione agli inizi di giugno in consiglio comunale.
I rilievi della Corte dei Conti
Due le osservazioni presentate dalla Corte dei Conti al Comune di Lucca in merito al consuntivo 2013. La prima riguarda la mancata ricostituzione dei fondi di riserva all’interno del bilancio consuntivo, la cui posta però è stata spostata nel preventivo del 2014. “La causa principale – ha spiegato l’assessore Cecchetti – è che nella parte centrale dell’anno abbiamo dovuto tenere conto di una riduzione molto consistente delle spese per gli uffici giudiziari che ci impediva la ricostituzione del fondo. Ma abbiamo preso subito l’impegno per la copertura nel 2014 di questi 894mila euro e così è stato fatto. La Corte dei Conti ha scritto rispetto a questa questione, abbiamo comunicato che tale voce era stata inserita nel preventivo come sarebbe risultata poi dal consuntivo ma la Corte dei Conti ci ha chiesto un atto formale. Quindi la delibera che sarà portata in Consiglio dà semplicemente atto che il problema allora evidenziato è stato già risolto”.
L’altra osservazione riguarda il vincolo di destinazione delle sanzioni amministrative per la violazione delle norme del codice della strada: “Nel capitolo relativo ai proventi da sanzioni amministrative – ha spiegato ancora Cecchetti – ci sono una serie di importi in entrata e una serie di importi in uscita che devono essere destinati, secondo una certa percentuale, a determinate voci di bilancio. Il rispetto dei vincoli è avvenuto sul saldo netto ma la Corte dice che siccome la somma a fondo non è incassata anche l’incasso futuro da eventuali recuperi di sanzioni non pagate dovrà essere ripartito nella stessa maniera”. “In fase istruttoria – ha spiegato il dirigente alle finanze del Comune di Lucca, Lino Paoli abbiamo detto di essere assolutamente d’accordo con l’impostazione presentata dalla Corte. E saremmo ben felici di farlo, perché vorrebbe dire che il ruolo proveniente dalle sanzioni derivanti dalle multe si riscuote, mentre la riscossione dei ruoli per violazione del codice della strada al momento è molto bassa. Perché si compie un atto formale di presa d’atto? Perché oltre al rendiconto serve un atto del consiglio e per questo abbiamo formalizzato una delibera integrativa”.
Delibera che, seppur presentata ai componenti della commissione prima delle rituali 24 ore per l’adeguata conoscenza degli atti, comunque non è stata votata perché i consiglieri hanno ritenuto che ciò non fosse necessario per una semplice presa d’atto di una situazione già formalizzata, e risolta, dagli uffici.
Le osservazioni del collegio dei revisori sul consuntivo 2014
Diverse le osservazioni del collegio dei revisori al consuntivo 2014, poi votato dai membri della maggioranza in commissione con il voto contrario di Martinelli (Forza Italia) e il non voto di Luca Leone (Impegno Comune).
La prima riguarda l’aumento dei residui attivi di parte corrente. “Questa situazione – ha spiegato Cecchetti – è dovuta all’aumento delle riscossioni nell’ultima parte del 2013 che poi vengono effettivamente liquidate l’anno successivo e riguardano tasse e Iva. Stiamo lavorando per migliorare questa situazione e in questo senso è la scelta di sganciarsi da Equitalia e inserirsi in una società di gestione e riscossione coattiva che ci dia un contributo e permetta di velocizzare le riscossioni”.
Qualche problema sul rispetto del patto di stabilità, invece, come evidenzia l’assessore Cecchetti: “Un patto – dice – rispettato con sofferenza nel 2014, ma ci creerà non poche difficoltà quest’anno in cui speriamo di rientrarci”. Un problema legato anche alla tempestività del pagamento alle aziende: “Abbiamo chiuso il pagamento delle spettanze alle aziende di tutto il 2014, quest’anno sarà molto difficile rientrare nei parametri visto che è stato ridotto da 90 a 60 giorni il limite entro il quale gli enti pubblici devono pagare i fornitori, salvo incorrere in alcune penalizzazioni”. Fra le quali, come evidenzia il dirigente Paoli, anche quella del blocco delle assunzioni dell’ente.
Il nocciolo del dibattito sta nei rapporti con le partecipate e nei crediti vantati da queste nei confronti del Comune. Questioni “aperte” ci sono con la Metro, con Vaibus e con Gesam Energia. Tre realtà con cui ancora non si è trovato un accordo preciso nel rapporto debito-credito e che, come corollario, portano all’emersione di nuovi debiti fuori bilancio.
Si tratta di circa 352mila euro che il Comune sarà chiamato a inserire già nel preventiivo 2015 per l’adeguata copertura. Fra questi debiti addirittura emergono pagamenti degli ausiliari del traffico risalenti al 2006, epoca commissariale, così come tutto il servizio per la gestione da parte di Metro del sistema dei varchi telematici e del numero verde per gli accessi in deroga. Una questione, questa, che fa infuriare soprattutto la consigliera Valentina Mercanti del Pd: “Non capisco come – dice – dopo che fin dal suo insediamento, e con atti protocollati, il Comune ha chiesto una ricognizione delle fatture non pagate a tutti, privati e partecipate, possano emergere ora debiti fuori bilanciio risalenti addirittura alle precedenti amministrazioni. Riconoscimento di debiti che, magari, ci costringono a tagliare servizi al cittadino in un momento difficile per il bilancio degli enti locali. Per quanto mi riguarda questo tipo di debiti non dovrebbero essere riconosciuti”.
Nel caso di Vaibus e di Gesam Energia, invec, si tratta di contenziosi informali ancora da risolvere nel quantum e che riguardano il contratto di servizio per il trasporto pubblico locale dell’ex gestore, ora confluito in Ctt Nord, e la costruzione dell’impianto fotovoltaico al Polo Tecnologico di Sorbano. “Queste comunque – segnala il dirigente Paoli – sono segnalazioni da parte dei revisori dei conti, in alcuni casi ci sono ancora aperti dei contenzionsi informali per cui si valuteranno le cifre da impegnare”. I revisori dei conti, comunque, sollecitano a trovare una soluzione per la questione dei debiti e dei crediti nei confronti delle società che hanno partecipazione comunale. E che si paghi o no queste cifre andranno comunque messe a bilancio. Considerando anche che, fra somme urgenze e riconoscimento di debiti fuori bilancio questa situazione nel 2014 è costata al Comune oltre i 3 milioni di euro. Ed anche che i pagamenti di alcuni andranno rifinanziati nel bilancio 2015 visto che la Cassa Depositi e Prestiti ha respinto la richiesta per coloro che non sono stati riconosciuti dal consiglio comunale entro i 30 giorni dalla trasmissione degli atti da parte della giunta, Circa 732mila euro che andranno a far parte delle poste passive del documento contabile del Comune per l’annualità 2015.
L’ulteriore analisi del testo ha riguardato le competenze in ordine al personale, che sono in ulteriore calo rispetto all’anno precedente: “Un dato positivo – commenta l’assessore Cecchetti – dal punto di vista del bilancio ma non certo da quello degli uffici. Avendo risposto a tutti i parametri richiesti, infatti, potremmo anche assumere, ma al momento non lo possiamo fare perché non ce lo possiamo permettere dal punto di vista del bilancio”.
Così come il Comune potrebbe ancora permettersi di contrarre nuovi mutui, ma anche in questo caso i limiti sono dettati dai vincoli di bilancio: “La situazione del 2014 – dice Cecchetti – dell’indebitamento del Comune risente dell’effetto consistente dell’entrata in ammortamento del vincolo del Piuss e il totale a fine anno passa dai 40 ai 50 milioni e passa attuali. Molto poco, comunque, rispetto al bilancio del Comune e ben lontani dal limite dell’8 per cento previsto dalle normative”.
Vincoli, lacci e lacciuoli, insomma, sempre più stringenti che rendono difficile l’azione del Comune di Lucca come di tanti Comuni italiani. E che probabilmente porteranno anche Palazzo Orsetti a compiere scelte sofferte nel bilancio preventivo di quest’anno.
Enrico Pace