Confcommercio: “Aggregazione delle Camere di Commercio? Sì a Lucca con Massa, no a Pisa”

22 maggio 2015 | 13:18
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Confcommercio: “Aggregazione delle Camere di Commercio? Sì a Lucca con Massa, no a Pisa”

Confcommercio ritorna sul tema della aggregazione delle Camere di Commercio, ribadendo la propria indicazione per un’unione con Massa Carrara; indirizzo, questo, peraltro largamente condiviso nel corso dell’ultima giunta dell’ente dalla quasi totalità delle categorie. “Naturalmente – si legge in una nota di Palazzo Sani – unione da fare in un quadro di reciproche garanzie. Troviamo altresì negativo considerare Lucca un soggetto debole, visti i risultati raggiunti negli anni scorsi e i dati che collocano la nostra provincia al secondo posto in Toscana, dietro alla sola Firenze, per numero di aziende iscritte. A chi dice che una unione a tre con Pisa garantirebbe un maggior peso in Regione, rispondiamo di lasciare alla politica il confronto fra le varie città, che comunque non si riunificheranno mai: spetterà a loro far valere il proprio territorio in Regione. Alle Camere di Commercio, invece, restino le altre funzioni”.

“Quanto ai numeri – prosegue Confcommercio -, se andrà in porto la riduzione a 60 enti camerali nazionali complessivi, ben poche saranno le aggregazioni capaci di contare 80 mila imprese, quindi si tratta di un falso problema. In un secondo momento, casomai, potremo parlare di nuove, ulteriori aggregazioni. E’ errato anche pensare che un diverso sistema elettorale possa modificare la rappresentanza attuale: qualsiasi forma verrà applicata, infatti, non potrà che fotografare il quadro attuale delle forze imprenditoriali in campo. Va ricordato che le categorie presenti all’interno della Camera di Commercio svolgono ogni 2 o 4 anni elezioni e rinnovi”. “L’abbraccio di Pisa – chiude Confcommercio – non porterebbe nuove potenzialità, destinate a rimanere ben ancorate sotto la torre pendente, ma andrebbe a togliere una delle ultime forme rimaste di governance ai territori della Lucchesia, della Versilia e della Valle del Serchio”.