
Sanità, ferve il dibattito sulla riorganizzazione interna. E dopo gli strali dei sindacati l’azienda si “difende” e parla di percorso in atto “per individuare insieme possibili aree di ottimizzazione, in grado di migliorare l’impatto sull’utenza, il clima interno e la valorizzazione delle risorse umane”. Che passa dalla riorganizzazione dell’utilizzo dei posti letto, dalla garanzia del servizio nel periodo estivo, ma anche da una rimodulazione degli ingressi nell’ospedale per acuti che attragga pazienti anche a livello interaziendale, quindi, per intendersi, anche dagli ospedali di Castelnuovo e Barga
“L’azienda, però, evidenzia – si legge in una nota – anche che rientra nel proprio potere organizzatorio la gestione dei posti letto, fermo restando che ogni variazione significativa viene sempre comunicata ai sindacati, come avvenuto nei giorni scorsi per la questione dei due posti letto di terapia intensiva. Per quanto concerne i servizi garantiti dall’azienda nel periodo estivo, l’erogazione delle attività chirurgica e medica proseguirà secondo le consuete modalità, sia a Lucca che in Valle del Serchio”.
“Analogamente a quanto avviene in tutti gli ospedali – spiega la Asl – nel corso di tale periodo verrà programmata una rimodulazione dell’attività e dei posti letto, anche in base alla fisiologica riduzione dei flussi dal pronto soccorso e della domanda di chirurgia elettiva. La riorganizzazione riguarderà soltanto le prestazioni programmate (sedute chirurgiche, servizi ambulatoriali etc) per le quali in estate diminuiscono le richieste da parte della cittadinanza, mentre non toccherà le prestazioni urgenti e quelle riguardanti particolari categorie di pazienti (patologia oncologica, traumatologia e via dicendo). Per quanto riguarda nello specifico l’ospedale San Luca, rispetto ai 410 posti letto a regime, è normale che in molti momenti dell’anno, grazie anche alla flessibilità della nuova struttura, ne vengano utilizzati di meno”. L’azienda Usl 2 conferma quindi che “il numero dei posti letto per acuti è in linea con il fabbisogno di ricovero del bacino di utenza aziendale e d’altronde il tasso di occupazione dei posti letto non deve sempre essere spinto al massimo proprio per soddisfare le richieste in emergenza-urgenza. Inoltre, il fatto che alcuni posti letto in determinati periodi dell’anno non siano attivati rafforza con convinzione la scelta, che si sta portando avanti in ambito di area vasta, di promuovere un ulteriore sviluppo del San Luca per farlo diventare punto di riferimento a livello interaziendale, anche nel contesto della riorganizzazione in atto nel Servizio sanitario toscano”. Una frase con cui l’Asl vuole sottolineare l’intento di fare del nuovo ospedale di Lucca un punto di riferimento a livello di area vasta.