





Anche a Lucca arriva la protesta contro la buona scuola del governo Renzi e del ministro Giannini. Ieri (27 maggio) al Foro Boario, si è svolta un assemblea cittadina sulla scia della giornata di mobilitazione nazionale di martedì contro il disegno di legge. Insegnanti e lavoratori del personale Ata del coordinamento scuole di Lucca e Dintorni, hanno organizzato diversi presidi di fronte a molti degli istituti di Lucca, dove lavorano: giovedì (21 maggio) all’istituto comprensivo di Gallicano e alle scuole medie Chelini di Lucca, venerdì (22 maggio) alle scuole medie primarie e alle scuole primarie di Altopascio e Ghivizzano, lunedì 25 all’istituto comprensivo di Montecarlo.
All’orario di apertura si sono presentati davanti alle loro scuole con cartelloni, volantini e vestiti di nero per far conoscere ai genitori e al personale di quelle scuole la loro assoluta contrarietà e la loro estrema preoccupazione per la volontà del governo Renzi “di imporre al paese e al parlamento – hanno detto – il disegno di legge soprannominato buona scuola”. Le azioni sono appunto culminate con un’assemblea pubblica che si è svolta ieri alla presenza di insegnanti di ogni ordine e grado, dove si è discusso di vari aspetti della proposta di legge “una controriforma – l’hanno definita i partecipanti – che aggraverà pesantemente la situazione della scuola pubblica, senza risolvere alcun problema, fatta contro il parere di tutto il mondo della scuola, che il 5 maggio ha aderito allo sciopero più massiccio della scuola mai visto (oltre l’80 per cento di adesioni) e che lo stesso giorno è sceso in piazza a manifestare in tutta Italia, insieme a tantissimi cittadini (oltre mezzo milioni di persone)”.
Durante l’assemblea è stato letto anche il testo di una lettera in risposta a quella inviata da Renzi, scritta da un gruppo di insegnanti e largamente condivisa.
L’assemblea si è conclusa alle 190 prendendo atto che “ben altre – dicono insegnanti e personale Ata – sarebbero le misure capaci di garantire una scuola pubblica di qualità per tutti, come quelle indicate nella legge di iniziativa popolare per la scuola: massicci finanziamenti alla scuola pubblica, al livello dei paesi più avanzati, da investire in edilizia e strutture e nell’ampliamento dell’organico, a cominciare dalla stabilizzazione di tutti i precari che lavorano da anni nella scuola. Solo così sarà possibile migliorare la qualità della didattica e ridurre gli alunni per classe. Una scuola più democratica e senza padroni assoluti, dove la libertà di insegnamento sia salvaguardata. Proprio per tutte queste motivazioni il coordinamento delle scuole di Lucca e Dintorni continuerà con azioni informative e manifestazioni cittadine anche in centro”.