Urbanistica come cultura, via a incontri con i professionisti

Urbanistica come cultura. Un’espressione sintetica che vuole esprimere il senso profondo di un lavoro di squadra tra il Comune di Lucca, l’Opera delle Mura, l’Ordine degli Architetti, Celsius e Università di Pisa iniziato mesi fa e che in questi giorni vede i primi risultati. “Abbiamo creduto fin da subito in questa collaborazione, mossi dalla consapevolezza che solo unendo competenze e visioni avremmo reso un reale servizio alla nostra città”, spiegano l’assessore all’urbanistica Serena Mammini, il consigliere delegato alla commissione cultura dell’Ordine degli Architetti di Lucca Marco Del Monte e Pietro Carlo Pellegrini che, insieme al professor Luca Lanini coordina il master Masp di Celsius, tutti e tre promotori e ideatori del ciclo di eventi che arricchiranno l’offerta culturale di Lucca per tutto il 2015.
La formula è semplice e al tempo stesso innovativa. Allargare alla cittadinanza i seminari del palinsesto formativo dell’Ordine degli Architetti, pensati seguendo il tema del riuso, e innestarli con ulteriori eventi – esposizioni d’arte, momenti di teatro e di musica – con l’obiettivo di alzare il livello di una riflessione condivisa sugli spazi urbani, il loro utilizzo e riutilizzo. Per percepire davvero la città come un organismo in evoluzione occorrono contaminazioni che amplino la visuale e facciano conoscere realtà diverse. “Lucca ha una struttura urbanistica che la rende immediatamente riconoscibile – proseguono – ed è questo il suo punto di maggiore forza e attrazione: fare cultura in questa città non può prescindere dal fare cultura della città, dalla ricerca di nuovi strumenti per comprenderla e immaginarne alcuni brani in prospettiva”.
È con questo spirito che a inizio anno la casermetta San Salvatore ha ospitato After geometry comes freedom di Attilio Terragni e che domani (29 maggio) alle 18, nella sala dell’Affresco di San Micheletto si terrà un incontro con lo studio degli architetti di Reggio Emilia Iotti e Pavarani, che si sono distinti per la ricerca di soluzioni architettoniche capaci di interpretare l’energia – talvolta inespressa – del contesto senza stravolgerlo dimostrando sapienza anche nell’uso dei materiali.
Il calendario è in costruzione: il 20 giugno sarà la volta di Simone Sfriso dello studio Tamassociati, mentre per ottobre sarà a Lucca lo studio Barozzi Veiga, fresco vincitore del premio Mies Van Der Rohe per la miglior opera architettonica contemporanea nell’unione europea. Confermata anche la partecipazione, a novembre, dello studio G124, formato dal senatore Renzo Piano per il progetto di rammendo delle periferie. “Occasioni di formazione e informazione, con la non ultima intenzione di innescare il giusto movimento per un concorso europeo di architettura per la nostra città”, concludono Serena Mammini, Marco Del Monte e Pietro Carlo Pellegrini.