Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft

1 giugno 2015 | 09:20
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Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft
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Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft
Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft
Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft
Carrefour, presidio dei lavoratori: no aperture serali – Ft

I dipendenti del supermercato Carrefour di Lucca sono sul piede di guerra. E stamani (1 giugno), nel giorno in cui scattano le aperture serali fino alle 24, come annunciato dai sindacati dopo l’ufficializzazione del piano dell’azienda per il punto vendita della Santissima Annunziata, hanno incrociato le braccia e organizzato un presidio di protesta davanti al supermercato. Qui scoppiata la rabbia di quanti sostengono di veder messo in pratica un piano che penalizza l’occupazione, ricorrendo ad assunzioni di interinali per coprire tutti i turni di lavoro.

Secondo i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cis e Uiltucs, che sostengono la mobilitazione dei lavoratori, il piano metterà in crisi definitivamente il punto vendita. Secondo le sigle, infatti, le aperture serali otterranno l’effetto contrario a quello annunciato dall’azienda e il piano – attaccano – “si concluderà con lo smantellamento del supermercato di Lucca”. “Il risparmio che doveva portare l’accordo sindacale passava dall’utilizzo del proprio personale, invece nuovamente e contrariamente a quanto stabilito, Carrefour prenderà lavoratori interinali spendendo soldi preziosi che servivano per risalire la china”, sostengono le sigle. “E’ inaccettabile – afferma Bernicchi della Cisl -: con le aperture domenicali, pensavano di avere più clienti ma il bacino di utenza non cambierà, si sono soltanto spalmati i clienti su una giornata di oltre 16 ore, ma non arriveranno certamente profitti”. L’iniziativa di sindacati e lavoratori sarà replicata anche domani, in occasione della Festa della Repubblica.
2Non condividiamo questa apertura perché il timore sono i costi: se un negozio di queste dimensioni non riescono a tirarlo su nelle ore diurne facendo registrare sempre delle perdite a fine anno, come possono portare entrate con aperture serali? Potevamo capirlo se questo punto vendita fosse in una grande città, ma siamo a Lucca, una città d’arte, bella ma che non ha la cultura delle ore piccole e non offre nemmeno molto perché le persone si riversino sulle strade lucchesi, si preferisce la vicina Versilia, Firenze, o in estrema alternativa Montecatini Terme. Il timore dei lavoratori – afferma Umberto Marchi della Filcams Cgil – sono i costi: pensiamo che questa operazione porti poco lontano. Aprire un punto vendita con pochissime persone tutte interinali che vanno in contrasto con l’accordo firmato per le domeniche, guardie giurate armate e pochi altri, senza dare un servizio qualitativo, secondo noi rischia di produrre un decremento ancora più consistente. Il cliente vuole servizi, noi stessi siamo clienti e quando andiamo a fare spesa, vogliamo vedere e domandare. Qui la sera i reparti saranno prevalentemente chiusi, non si domanda, si sceglie. Questa è la nostra paura: la chiusura del punto vendita. Oltre a questo non dobbiamo dimenticare che le battaglie domenicali hanno portato alle aperture selvagge contribuendo al peggioramento della vita lavorativa delle persone. Oggi siamo alle aperture serali, domani a quelle 24/24, ma se Carrefour apre la sera Esselunga, Unicoop, Conad, Pam ma anche le altre catene non food continueranno a stare a guardare? Senza parlare dei somministrati, lavoratori di agenzie interinali chiamati a fare turni di lavoro in tutti i momenti: non hanno un posto di lavoro e si devono prestare a queste chiamate. Siamo solidali anche con loro”.
“Ci sentiamo presi in giro insieme ai lavoratori – continua Sgrò della Uiltucs -: ci hanno detto che Lucca era l’unico negozio scelto in Toscana e poi leggiamo sulla stampa che dal 1 luglio anche Massa Carrara avrà la sua apertura serale addirittura fino alle 1 di notte. Ma allora questi dirigenti ci dicono il vero o vengono a prenderci in giro. Lucca non è l’America e queste aperture non pensiamo portino introiti, ma continuino solo a peggiorare la vita del dipendente. Carrefour Lucca ha già fatto l’esperimento di aperture fino alle 21,30 e nel 2008 sono tornati indietro riportando l’apertura fino alle 21: non andava nessuno in quei trenta minuti. Ora grande balzo avanti fino alle 24: ci domandiamo che cosa è cambiato”.
FOTO – Il presidio dei lavoratori del Carreforur di Lucca (di Domenico Bertuccelli)