Lucca, avanti a oltranza lo sciopero degli scrutini

12 giugno 2015 | 11:57
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Lucca, avanti a oltranza lo sciopero degli scrutini

I primi dati che provengono dalle scuole confermano il grande successo del blocco degli scrutini in Provincia di Lucca come in tutta Italia, con particolare riferimento alle scuole superiori, in cui il blocco degli scrutini è quasi totale. Ne dà notizia Rino Capasso dei Cobas Scuola In particolare a Lucca e nella Piana, sempre secondo i dati diffusi dal sindacato, sono stati bloccati 12 scrutini su 12 al Carrara (4, 11 e 12 giugno); 9 su 9 al Nottolini (10, 11 e 12 giugno); 12 su 13 all’Agrario (10, 11 e 12 giugno); 14 su 14 al Civitali (10 e 11 giugno); tutti gli scrutini al Machiavelli del 10 e 11 giugno; al Paladini, salvo uno, tutti gli scrutini del 10 e 11 giugno; 32 scrutini su 32 al Vallisneri (10 e 11 giugno); blocco totale all’Artistico (10, 11 e 12 giugno), al Fermi (11 e 12 giugno ), al Giorgi ( 11 e 12 giugno), all’Itcg Benedetti di Porcari (10 e 1 giugno), alla scuola media Chelini (10 e 11 giugno); all’ Ic Lucca 4 è previsto il blocco parziale per il 12 giugno; blocco totale all’Isi di Barga con 32 scrutini su 32.

In Versilia invece blocco totale al Piaggia; 32 scrutini bloccati su 32 previsti per il 10, 11 e 12 giugno al Marconi; blocco totale al Liceo Chini di Camaiore, al Liceo scientifico di Forte ( 10, 11 e 12) e al Liceo scientifico di Viareggio degli scrutini del 9, 10, 11 e 12 mattina; all’Ic Camaiore bloccati 12 scrutini su 18 alla primaria e 2 su 4 alle medie; 5 scrutini su 5 bloccati alla scuola primaria Barsottini Africa di Pietrasanta.
“Dopo l’adesione a livello nazionale del 67% di docenti e Ata allo sciopero del 5 maggio, dopo il boicottaggio del 25 % dei quiz Invalsi, il clamoroso successo dello sciopero degli scrutini – sottolinea Rino Capasso – conferma la radicale opposizione del popolo della scuola pubblica al ddl Renzi, che governa con il 25 % dei voti al Pd e grazie ad una legge anticostituzionale! Chiediamo il ritiro del ddl e l’ emanazione di un decreto legge stralcio per l’assunzione di tutti i precari che lavorano da anni nella scuola, a partire da quelli con 36 mesi di servizio. Infatti, le modifiche emerse alla Camera e quelle in discussione al Senato non cambiano la filosofia aziendalistica del modello renziano di Cattiva Scuola. E’ vero che il Pof sarà elaborato dal collegio, ma sulla base degli indirizzi vincolanti del dirigente scolastico che attengono anche alla didattica, finora competenza esclusiva del collegio. Ma soprattutto i docenti saranno di fatto subordinati al Ds, che: sceglie i docenti della sua scuola con incarichi triennali anche non rinnovabili, con conseguente ricattabilità del docente; premia i cosiddetti più bravi con un bonus annuale in danaro (il Comitato di valutazione decide solo i criteri generali); sceglie il 10 % dei docenti per il suo staff; dopo l’anno di prova, licenzia in tronco i neo assunti che non ritiene adatti all’insegnamento. La gerarchizzazione non cambia se dopo 6 anni il dirigente scolastico è costretto ad andare via. Tale modello di scuola è in contrasto con quello previsto dalla Costituzione (come conferma il parere della Commissione Affari istituzionale del Senato) basato su pluralismo, democrazia e libertà di insegnamento. La scuola pubblica non ha bisogno di competizione individuale tra i docenti e lestesse scuole, ma di cooperazione collegialità effettiva. Invece, il ddl Renzi prevede il potenziamento delle scuole private con i 400 euro di detrazione di imposta per le spese di frequenza, estesi dalla Camera anche alle superiori. Lo stesso Piano di assunzione prevede per almeno la metà dei precari al massimo ancora qualche supplenza sino al 2016 -17 o tout court la disoccupazione. Continueremo la mobilitazione anche dopo con lo sciopero degli scrutini con manifestazioni e presidi a Roma e nelle principali città nei giorni di votazione del ddl al Senato”.