Più laboratori negli asili nido, presto la nuova gara

12 giugno 2015 | 13:56
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Più laboratori negli asili nido, presto la nuova gara

Un ulteriore sforzo per migliorare i servizi educativi della prima infanzia nel comune di Lucca. Con la richiesta di proseguire nel percorso per giungere al nuovo bando di affidamento del servizio. E’ questo l’impegno che deriva da un ordine del giorno approvato nel consiglio comunale del 9 giugno scorso, presentato dalla consigliera Enrica Picchi (Pd), a nome della commissione politiche formative da lei presieduta. La maggioranza ha votato questo importante documento che riconosce il percorso fatto dall’amministrazione comunale dal momento del suo insediamento e i risultati raggiunti.

“Le scienze umane affidano un compito educativo e formativo importante ai servizi per la prima infanzia per un sano sviluppo psico-sociale della persona – sottolinea Enrica Picchi, a nome anche del gruppo del Pd e di quello di Lucca Civica -. Ed è per questo che il consiglio europeo di Lisbona ha posto come obiettivo lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia, tanto da richiedere posti in quantità tale da poter accogliere il 33% dei bambini residenti in età da 0 a 3 anni. La Regione Toscana e il Comune di Lucca sostengono e valorizzano la crescita dei bambini facilitando la frequenza dei servizi e integrando l’offerta dei nidi con ulteriori servizi come gli spazi gioco e i centri per i bambini e le famiglie. Lo stesso nido prevede 2 diverse modalità di frequenza: dalle 7 ore al mattino con il pranzo, fino a 10/11 ore mattino e pomeriggio con pranzo e riposo. La nostra amministrazione svolge altresì il ruolo di presidenza del Coordinamento Zonale dei servizi educativi per la prima infanzia dei Comuni della Piana di Lucca, che si avvale del Centro Bruno Ciari per la diffusione delle idee, in modo da creare connessioni, scambi e comunicazione favorendo una migliore organizzazione dei singoli servizi. Le buone pratiche di tutti i servizi per la prima infanzia, sia pubblici che privati, sono state pubblicate nella Carta del Sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia della città di Lucca. L’amministrazione comunale è, dunque, responsabile della gestione dei servizi dell’infanzia ed è il garante della qualità del progetto educativo attraverso forme di vigilanza, ma soprattutto è l’ente che promuove azioni di accompagnamento e di formazione per coloro che sono coinvolti nel lavoro educativo, siano essi educatori, personale ausiliario e genitori. Si sviluppa in tal modo una comunità educante capace di affrontare e risolvere assieme i nodi della crescita e dello sviluppo di ogni bambino e di ogni bambina. I consiglieri e le consigliere che hanno votato questo ordine del giorno sostengono le azioni intraprese dall’amministrazione in questo delicato e fondamentale settore educativo e, per questo, chiedono al sindaco, alla giunta e allo stesso Consiglio Comunale che vengano potenziate le attività laboratoriali per i piccoli utenti del Nido in modo da far loro vivere esperienze attive e coinvolgenti. E ritengono la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie un tassello essenziale per la formazione dei bambini e delle bambine, come il sostegno, da parte dell’amministrazione, alle educatrici e ai soggetti gestori”. Con questo ordine del giorno si è chiesto anche che venga sostenuto il coordinamento pedagogico in collaborazione con l’ufficio sociale e gli specialisti della neuropsichiatria dell’Asl per consolidare e integrare l’apprendimento ai piccoli con disabilità. I consiglieri che lo hanno votato inoltre “sono convinti – si legge in una nota – che debba essere rafforzato il progetto, in qualità di Comune capofila della Conferenza Zonale dell’istruzione, attraverso il Coordinamento pedagogico zonale, al fine di sostenere la qualità dei servizi educativi da 0 a 3 anni dei Comuni della Piana di Lucca. Per il mantenimento della buona organizzazione dei servizi chiedono, inoltre, che venga realizzato il bando di gara a cui l’amministrazione sta già lavorando, in modo da affidare i servizi per la prima infanzia senza utilizzare ulteriori proroghe”.