Sesti: “Né con Tambellini, né con D’Alessandro: a Lucca serve un’arena estiva per pop e lirica”

17 giugno 2015 | 18:04
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Sesti: “Né con Tambellini, né con D’Alessandro: a Lucca serve un’arena estiva per pop e lirica”

“Né con Tambellini, né con D’Alessandro. Io sto con Lucca”. Questa la posizione di Alessandro Sesti, già consigliere di amministrazione del teatro del Giglio e noto vignettista: “Voglio dire – spiega Sesti – che la città, con i suoi valori intrinsechi assoluti, è più importante delle schermaglie a cui assistiamo per l’ennesima volta tra l’amministrazione e il Summer. E’ evidente che le ormai quotidiane baruffe chiozzotte nascondono una scelta strategica di fondo che riguarda il Summer che vede uno “sbocco al mare” che gli consenta di attestarsi sulla costa prima che altri arrivino prima di lui, magari mantenendo un piedino su Lucca. Il Summer è una grande manifestazione, Mimmo D’Alessandro è un grande imprenditore e come tale libero di fare le scelte che ritiene economicamente più valide per la sua azienda. Anche quella di andarsene”.

“E Lucca? – prosegue Sesti – Questa eventualità deve fare riflettere la città e soprattutto chi l’amministra. Il vuoto che si verrebbe a creare sarebbe ancor più dirompente dello tsunami sonoro del luglio. Ecco che ora più che mai, Lucca, con o senza tsunami, deve pensare a dotarsi di una struttura che gli permetta di gestire anche direttamente una programmazione estiva potenzialmente idonea per eventi anche della portata di alcuni concerti del Summer. Lucca non deve trovarsi impreparata alle domande che presto proverranno dal mondo musicale, non solo del pop, ma di quello classico e lirico. La promozione del binomio Lucca-Puccini si appresta a battere un altro colpo da novanta: Turandot a Palazzo Reale di Milano. Il museo di Casa Puccini, dopo il pianoforte a Milano per l’Expo, ha avuto un notevole balzo di ingressi. Puccini è un bene “stabile” di Lucca sua città natale e nessuno ce lo può portare via, neanche in riviera con la quale, tuttavia, si possono trovare accordi non conflittuali. Lucca deve trovare una sua autonomia anche economica, che le verrebbe dall’avere la disponibilità di un proprio spazio con un potenziale tra 2000 e 2500 spettatori a sedere. La proposta dell’area di porta San Donato, intorno alla restaurata “Cavallerizza”, per la realizzazione dell’arena estiva si conferma come assolutamente idonea allo scopo. Ma, soprattutto, condivisa dai soggetti culturali ed economici più importanti della città. Ora, però, bisogna muoversi”.