D’Alessandro: “Summer anche in Versilia ma non lascio Lucca”

di Jasmine Cinquini
Concerti del Summer in Versilia? Mimmo d’Alessandro ci sta pensando, ma senza che ciò implichi portare via da Lucca la kermesse musicale. A margine della conferenza di presentazione del Gratta il Summer Shopping (Leggi), il patron del Summer torna, infatti, sulla polemica dai toni piuttosto aspri che l’ha visto contrapposto all’amministrazione comunale proprio nei giorni scorsi, quando lo stesso D’Alessandro ha accusato la giunta Tambellini di sprechi e scarsa attenzione alla politica culturale della città, che hanno portato, secondo lui, a preferire il Teatro del Giglio ad un evento cardine come il Summer in termini di finanziamenti (L’articolo). Così, dopo lo scontro sulla nuova biglietteria unica della città, che D’Alessandro ha giudicato inutile se non addirittura dannosa, attaccando di fatto l’operato del Comune ed innescando la dura reazione del sindaco, che ha etichettato come inaccettabili le accuse pervenute (Leggi), il deus ex machina del Summer spiega i motivi che l’hanno spinto a sollevare il problema.
“Certe polemiche sono orribili – ha detto -: la gente troppo spesso parla senza cognizione di causa. Personalmente se ho sollevato dei problemi l’ho fatto unicamente in un’ottica di crescita e miglioramento della città, perché i politici, oltre ad essere bugiardi per natura, molto spesso sono dormienti e hanno bisogno di impulsi esterni in grado di spronarli a fare di più. Se l’interlocutore è una persona intelligente sa prendere la mia critica nel modo giusto, agendo in modo costruttivo”.
D’Alessandro chiarisce anche l’ipotesi ventilata nei giorni passati relativa ad uno spostamento della kermesse al di fuori delle Mura lucchesi, in direzione della Versilia, per cui il sindaco Tambellini aveva chiesto chiarimenti, in considerazione della spesa sostenuta negli ultimi 18 anni dal Comune per la promozione della manifestazione.
“L’idea non è quella di creare un Festival versiliese, perché non ho intenzione di portare il festival via dalla città – ha spiegato-: il brand sarebbe comunque il solito, il Lucca Summer Festival, ma alcuni concerti potrebbero essere delocalizzati ad esempio a Lido di Camaiore, in un’area che ha una capienza di gran lunga maggiore e consentirebbe di organizzare spettacoli per centinaia di migliaia di persone. Questo a meno che non si profili la possibilità di spostare i concerti da Piazza Napoleone sugli spalti delle Mura: in tal caso si aprirebbe uno scenario totalmente diverso e non è un’ipotesi priva di fondamento – ha evidenziato, con una parvenza di malizia – dato che proprio questa mattina ho notato che un tendone da circo è stato montato dietro al Duomo di S.Martino, indice della grande apertura e disponibilità da parte del Comune. Per ora si tratta comunque solo di idee, motivate dall’intenzione di fare del Festival lucchese il più importante appuntamento musicale d’Europa, obiettivo raggiungibile dato che tutti, da Milano all’estero, stanno copiando il nostro format. Il Lucca Summer Festival è e sarà sempre il festival della città e non il mio, per questo serve la collaborazione e la buona volontà di tutti per portarlo ai massimi livelli”.
Ad assicurare il pieno sostegno a D’Alessandro su un altro versante, quello del Winter Festival, che l’imprenditore ha dichiarato di voler cancellare dalla programmazione del Teatro del Giglio, a causa dello scarso appoggio dimostra dal Comune, è il direttore di Confcommercio, Rodolfo Pasquini. “Si tratta di vendere un territorio e Lucca è la città capofila del brand- ha ricordato – faremo il possibile per garantire al Winter Festival un’adeguata collocazione e una certa capacità attrattiva. Da parte nostra D’Alessandro riceverà la spinta ed il sostegno necessari per portare avanti questa importante iniziativa, che tiene vivi la città ed il commercio anche nel periodo invernale”.
Una nuova presa di posizione, quella di D’Alessandro, che scatena subito commenti sui social network. Tra i primi ad intervenire, il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Lucca, Francesco Battistini: “Se un imprenditore organizza, per 18 anni, un evento in perdita, o mente o dorme…“, scrive parafrasando lo stesso commento del promoter del Summer Festival.