Fistel Cisl, raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare per un fisco più equo

La Fistel Cisl di Lucca, a partire della prossima settimana, sarà impegnata con i propri delegati nelle assemblee di fabbrica, una raccolta firme in sostegno della proposta Cisl per una “legge di iniziativa popolare”, per un fisco più equo e giusto.
Cinque le idee contenute nella proposta: “L’introduzione – si legge nella proposta – di un bonus di mille euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40mila euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40mila e 50mila euro. Un nuovo assegno familiare, ripensando ad un fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito. Una fiscalità locale, al servizio del cittadino, attraverso una nuova regolazione delle imposte e tasse locali, che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale. Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato. Ridurre l’evasione fiscale , che ad oggi è di circa 180 miliardi di euro, scaricando completamente il carico fiscale su chi le tasse le paga. Rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), l’introduzione di meccanismi “fiscali e di detrazione”, per contrastare gli interessi tra chi compra e vende, facendo emergere il fatturato oggi occultato”.
“Infine – chiude la nota della Fistel Cisl – scisso dal tema della fiscalità e in materia di previdenza, l’inserimento di un patto generazionale, tra chi deve andare in pensione e chi è in cerca di un lavoro, l’introduzione di meccanismi flessibili di accesso alla pensione non penalizzanti, consentendo ai più giovani di inserirsi nel mondo del lavoro, creando le condizioni per una previdenza più equa e sostenibile”.