Premio a lucchesi distinti all’estero come amministratori

19 giugno 2015 | 11:05
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Premio a lucchesi distinti all’estero come amministratori

Nasce il premio Dino Rapondi, riconoscimento ideato dal presidente del consiglio comunale di Lucca Matteo Garzella dedicato ai lucchesi, o a discendenti di lucchesi, che si sono distinti all’estero in qualità di amministratori pubblici, con particolare riferimento a cariche cui si accede mediante elezioni (sindaci, capi di stato, componenti di organi di governo o di assemblee elettive). Il progetto rientra nell’ambito delle celebrazioni per il 150esimo anniversario del consiglio comunale ed è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Lucchesi nel mondo. Il concorso, che si è svolto nei mesi scorsi, ha visto la partecipazione di numerose classi del liceo artistico Passaglia: la vincitrice è Elena Ciolino, studentessa della classe terza F, premiata con un assegno da 300 euro spendibile in materiale didattico e con qualcosa di ancora più importante e duraturo. Sì perché, come spiegano Garzella, Ilaria Del Bianco e lo storico Paolo Bottari, affiancati anche dalla vicepreside del Passaglia Monica Masi, il bozzetto di Elena verrà fuso in bronzo per essere consegnato al vincitore l’11 settembre prossimo.

“Elena ha vinto con un progetto che ha convinto la commissione -spiega Garzella – perché testimonia una profonda riflessione sui temi portanti sui quali volevamo andare ad incidere: l’idea di un collante tra Lucca ed il mondo esterno, la capacità di emegere, e non soltanto. L’idea è quella di renderlo un riconoscimento permanente: questo significa che il suo nome ed il suo disegno saranno per sempre ricollegati al premio”. Una bella soddisfazione, non c’è che dire, per una ragazza che frequenta la terza superiore: “Ma questo è anche un monito importante per gli amministratori – afferma la viceprrside Masi – afficnhé stiano molto attenti a quello che succede a due passi da loro. Un’alunna di terza è riuscita a fare  tutto questo, ma ci sono tanti altri bravi studenti che aspettano di veder valorizzate le proprie capacità al di fuori delle anguste mura del liceo”. Garzella torna poi a delineare il significato ultimo del premio: “La democrazia rappresentativa – ricorda – prevede che un amministratore pubblico venga scelto dai cittadini attraverso le elezioni. Egli viene eletto in quanto giudicato particolarmente meritevole e diviene il rappresentante di un’intera comunità, quella cittadina, quella di una regione, quella di uno stato. è molto bello pensare che persone provenienti dalla nostra città siano state elette in cariche pubbliche all’estero, in quanto ciò testimonia come esse si siano inserite benissimo nelle comunità di adozione tanto da ottenere la fiducia dei loro concittadini. In questi casi, infatti, non sono le regole del libero mercato a determinare il successo personale, ma la stima e la reputazione possedute da un aspirante amministratore pubblico. Queste persone sono un orgoglio per la città di Lucca e ho ritenuto doveroso che fossero insignite di una particolare onorificenza”. Il presidente del consiglio comunale lancia poi un appello, rammentando che sul sito del comune esiste una sezione ad hoc per partecipare alle attività: “Cerchiamo sponsor disposti a fondere il premio in bronzo – osserva – e poi lo consegneremo nella sala del consiglio comunale, che ci sembra il luogo maggiormente rappresentativo per questo progetto”. Un progetto che è stato sposato senza remore dalla presidente dei Lucchesi nel mondo, Ilaria Del Bianco: “La nostra associazione – ha affermato – ha accolto con grande piacere ed entusiasmo l’idea del presidente Garzella di istituire questo premio. È un’ulteriore attestazione di riconoscimento per quanto i nostri conterranei all’estero hanno saputo esprimere, in questo caso per l’impegno nelle pubbliche amministrazioni. Emigranti o seconde e terze generazioni che non solo hanno saputo rendersi pienamente parte delle comunità locali ma ne sono divenute anche espressione e rappresentazione in seno alle istituzioni democratiche, facendosi portavoce delle istanze delle comunità stesse e prendendosi carico della responsabilità politica ed amministrativa delle loro collettività. Un impegno svolto sempre ponendo a fondamento delle linee di indirizzo quei valori culturali e di tradizione democratica propri della nostra terra”. Il perché sia stato scelto di intitolare il premio proprio a Dino Rapondi, lucchese del quattordicesimo secolo, lo spiega nel dettaglio Paolo Bottari. “Rapondi si distinse all’estero ricoprendo la carica di ministro delle finanze dei duchi di Borgogna, per circa dieci anni. Partì da Lucca per commerciare seta: la sua famiglia se la giocava per ricchezza con quella dei Guinigi.  Successivamente fondò la nazione lucensis a Bruges, una delle prime associazioni di cittadini lucchesi nel mondo. E’ senz’altro la figura più adatta per questo progetto: è il lucchese che fa grande il suo nome e quello della sua città natale al di fuori delle mura”. Mura che, nel bozzetto di Elena Ciolino, sono rafigurate aperte: “Non volevo che passasse la solita idea di una città chiusa – spiega la giovane vincitrice – perché questa gente sa anche aprirsi al mondo. Oltre alla mura ho inserito un simbolo come la torre Guinigi e dall’alto si vede un individuo, uomo o donna che sia, lanciare verso il basso schede elettorali: questo vuole essere il collegamento con il lavoro svolto nell’ambito delle pubbliche amministrazioni”. Elena è ancora giovane, ma sa già riconoscere che nel suo futuro vorrebbe che l’arte continuasse a esserci: “Però non credo che andrò all’estero come Rapondi, penso che rimarrò in Italia”. La presidenza del consiglio comunale e l’associazione Lucchesi nel mondo valuteranno nelle prossime settimane le candidature pervenute da tutto il mondo per la prima edizione del premio Dino Rapondi. Il riconoscimento verrà consegnato al vincitore nel mese di settembre 2015.