Per Lucca: “Vendita quote Salt per le spese preelettorali? Il sindaco ci ripensi”

23 giugno 2015 | 20:46
Share0
Per Lucca: “Vendita quote Salt per le spese preelettorali? Il sindaco ci ripensi”

Anche Per Lucca e i suoi paesi si schiera contro la vendita delle quote Salt. Così spiega il movimento: “Per anni – dice – ci siamo sentiti dire che l’amministrazione Tambellini ha ereditato una situazione economica disastrosa, buchi e debiti fuori bilancio. La realtà è che l’amministrazione Tambellini ha trovato un bilancio sano, un patrimonio immobiliare notevole e società complessivamente sane e redditizie (la Lucca holding fruttava ogni anno molti milioni di euro). A riprova del più che positivo andamento dei bilanci passati, il fatto che a Lucca si avesse una delle più basse pressioni tributarie e che non ci fosse la necessità di aumentare le aliquote”. “Con l’amministrazione Tambellini – prosegue Per Lucca – la situazione però è notevolmente cambiata. A cominciare dalla pressione fiscale, salita alle stelle e passando dal fatto che quello che ieri era normale e dovuto, come manutenzioni, decoro e altro, è divenuto impossibile ed anche per i minimi interventi, quali un cartello stradale o il rappezzare una strada, la risposta è sempre la stessa: “Non ci sono i soldi”. La realtà è però diversa: i soldi ci sarebbero se non fossero sperperati, emblematico l’acquisto per oltre due milioni di euro delle azioni di minoranza del Polo Fiere”.

“Il problema è che il sindaco  dice Per Lucca – prosegue sulla strada della dilapidazione del patrimonio ed oggi si appresta a concludere l’ennesima operazione scellerata: la vendita ad un prezzo ridicolo delle azioni Salt. Per capire l’illogicità di questa operazione basta un semplice calcolo. Negli ultimi dodici anni le azioni Salt, hanno reso mediamente il 10 per cento annuo. Vendendole il Comune intascherà circa 17 milioni di euro. Il sindaco Tambellini ha spiegato che la somma servirà per fare un po’ di manutenzioni, ma soprattutto per estinguere alcuni mutui, mutui per i quali si paga un tasso di interesse del 3%. Il saldo di questa operazione nell’arco di una manciata di anni si rivelerà quindi chiaramente negativo per l’amministrazione lucchese”.
“La vendita delle azioni Salt – conclude Per Lucca – è solo l’ennesima conferma dell’incapacità amministrativa del sindaco? Può darsi, ma data l’evidente perdita a cui il Comune andrà incontro non possiamo non ipotizzare che a spingerlo non sia anche una certa dose di cinismo: forse quei 17 milioni di euro che entreranno nelle casse comunali serviranno a costruire un portafoglio per i futuri interventi preelettorali (2017)? Caro sindaco ci dimostri il contrario e ci ripensi”.