Luccaport, Manutencoop: Diffamatori riferimenti a inchiesta

24 giugno 2015 | 15:14
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Luccaport, Manutencoop: Diffamatori riferimenti a inchiesta

Riceviamo e pubblichiamo una nota riguardante l’articolo dal titolo Lucca Port alla Manutencoop: il presidente è indagato, pubblicato martedì 23 giugno 2015 dalla nostra testata.
“Manutencoop Facility Management Spa – si legge nella nota – precisa di ritenere del tutto pretestuoso qualsiasi collegamento, suggerito surrettiziamente nel pezzo, tra la gara d’appalto relativa alla piattaforma logistica LuccaPort, affidata dal Comune di Lucca al Gruppo Manutencoop, e l’inchiesta citata. Il richiamo al gruppo contenuto nel testo dell’articolo, che fa unicamente riferimento all’inchiesta della Procura di Milano, senza alcuna ulteriore informazione in merito alla società, principale operatore italiano e uno dei principali player a livello europeo del settore dell’Integrated Facility Management, appare, infatti, estremamente riduttivo e diffamatorio. Manutencoop Facility Management Spa ricorda, inoltre, che rispetto alla richiesta di arresto nei confronti del presidente Claudio Levorato nell’ambito della cosiddetta inchiesta Expo non solo il Gip ha espresso parere contrario ma anche la Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento del tribunale del riesame in merito alle misure cautelari, evidenziando come “non risultino congruamente sviluppati i profili inerenti le concrete modalità di partecipazione” di Levorato alla commissione del reato contestatogli”.

“Alla luce di quanto esposto Manutencoop Facility Management S.p.A. – conclude la nota – si riserva, quindi, la possibilità di valutare le misure più adeguate ed opportune per la tutela della propria immagine e dei propri azionisti in tutte le sedi competenti nei confronti di accostamenti pretestuosi che minano la propria integrità”.

Nota del direttore
Pubblichiamo volentieri e integralmente la nota della azienda, precisando che non è intenzione né della direzione né della redazione sostituirsi in alcun modo all’azione dell’attività della magistratura su fatti, che, ribadiamo, come si evidenzia nella lettura dell’articolo, nulla hanno a che vedere con il caso specifico dell’affidamento all’azienda emiliana della gestione di Luccaport. Allo stesso tempo la direzione ha ritenuto che omettere semplicemente ogni riferimento all’indagine dall’articolo, pur precisando chiaramente le decisioni prese dal Gip in contrasto all’ipotesi accusatoria, pur essendone a conoscenza, sarebbe stato contrario al nostro dovere di informazione nei confronti dei lettori. Valutiamo altresì la nota dell’azienda come richiesta di rettifica ai sensi dell’articolo 8 della legge 47 del 1948 e dell’articolo 2 della legge 69 del 1963, nella parte in cui si chiede un esplicito riferimento alle restanti attività dell’azienda, riferimento che, alla ricezione della nota, è stato immediatamente inserito nell’articolo originale.