Turismo a Lucca, tante lacune nell’accoglienza in città
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Lucca, città storica e ben nota che conta sull’affluenza turistica a livello mondiale, perché offre al visitatore bellezze di ogni tipo: dai monumenti storici e importanti musei, grandi spazi all’aperto ed al verde dove riposare, a rinomati posti dove poter assaggiare la bontà della cucina italiana. Ma i turisti protagonisti di uno dei principali business della città, quando arrivano non sempre sono accolti con servizi che una importante città turistica come Lucca dovrebbe offrire. Uno degli esempi lampanti della mancanza di luoghi dotati di necessità primarie e postazioni d’informazione che indirizzino l’ospite nella giusta maniera verso le grandi attrazioni del noto centro storico è il nuovo terminal bus del parcheggio Palatucci. Anche grazie ai lavori terminati di recente la zona è ben tenuta ed organizzata, se si eccettua la presenza della vecchia cassa del parcheggio abbandonata. La piccola struttura creata per l’accoglienza è fornita di due bagni divisi (uomini e donne), quattro panchine sotto il tetto in legno ed un piccolo ufficio per informazioni, ma non c’è nessun tipo di servizio per alimenti e bevande, neanche automatico. L’ufficio, poi, è sprovvisto di computer e telefoni fissi e può solo dare al viaggiatore cartine di eventi e la mappa della città.
Il parcheggio, al momento, funziona principalmente per gli autobus turistici mentre gli arrivi in auto sono pochi. Sono infatti 15-20 le macchine dei turisti che ogni giorno sostano lì. Fatto sta che tutti i turisti che arrivano qui vengono indirizzati per maggiori informazioni su ristoranti o alberghi alla sede di Itinera situata di Piazzale Verdi.
Situazione lievemente diversa alla stazione. Qui ci sono le macchinette per alimenti e bevande, servizi igienici, un bar-tabaccheria ed un’edicola dove è possibile acquistare cartine, guide di Lucca, biglietti di autobus e treno e giornali vari, anche in lingua. Qualche problemi nel sottopassaggio della stazione che non offre alcun tipo di indicazione su quale sia la direzione per il centro sorico per chi scende dai binari 3, 4, 5 e 6. I turisti si affidano all’intuito o seguono la massa dei pensolari. Solo alla fine della giusta uscita, su una parete, si trova un cartello che indica dove si trovano i servizi igienici, il bar ed il centro, ma solamente in italiano.
Da poco la stazione è fornita, a fianco di una delle sale d’attesa, di un fondo per noleggio bici (molto apprezzato, data la ingente affluenza già dalle prime ore del mattino). L’esercente offre al turista servizi di vario tipo come la possibilità di depositare bagagli (non esistono una depositeria delle ferrovie o armadi a chiusura elettronica) al prezzo sicuramente non a buon mercato di 4 euro per tutto il giorno e la vendita di cartine della città per 1 euro. L’addetto, però, fornisce anche servizi informativi, sottolineando sulla cartina il miglior percorso da fare per arrivare nel luogo desiderato. All’esterno della struttura, poi, si trovano le fermate dei taxi e degli autobus urbani.
Insomma una città che conta sull’affluenza dei turisti, ma molto spesso li lascia spaesati e costretti, specialmente nel centro storico, sprovvisto di cartelli direzionali, a chiedere informazione a passanti, camerieri o commessi dei negozi su come dirigersi verso un determinato luogo. Un problema anche per i turisti italiani, che si accentua poi per gli stranieri, che non sempre riescono ad ottenere adeguate informazioni in lingua. Una questione, questa, da affrontare nella strategia complessiva della promozione turistica della città. Perché un viaggio a Lucca non rimanga solo un ricordo piacevole delle bellezze dei luoghi, ma invogli anche a tornarci in futuro e a farci arrivare amici e conoscenti. La strada da fare è tracciata, ma il percorso decisamente ancora lungo.
Gabriele Donnini