Animali da cortile, il Comune di Lucca si dota di un regolamento

30 giugno 2015 | 20:12
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Animali da cortile, il Comune di Lucca si dota di un regolamento

Una sorta di regolamento tra uomo e animali o meglio, animali da cortile: conigli, galline, mucche, cavalli. Il Comune di Lucca si dota di un “codice di autoregolamentazione” cercando di normare il più possibile non soltanto la condotta dei cittadini che allevano per consumo o a livello amatoriale questi animali da corte, ma anche il benessere degli animali stessi: dalle misure delle conigliere e dei pollai, fino alle buone pratiche da seguire per evitare liti di vicinato. E nel regolamento, emendato in un piccolo refuso, sono previste anche multe per coloro che violeranno le norme approvate stasera (30 giugno) dal consiglio comunale di Lucca, con 20 voti favorevoli e due astenuti.

Un documento che parte dalle definizioni della materia regolamentata, caso per caso, fornendo le indicazioni per operare in caso di allevamenti amatoriali e per il consumo.
Ad illustrare la pratica è stato lo stesso sindaco Alessandro Tambellini, che ha ricordato la sua sensibilità verso gli animali e la vita contadina. “Questo regolamento cerca di porre le basi per un corretto rapporto tra uomo e animale – ha spiegato – tenendo ovviamente conto della normativa in materia”.
La prima ad intervenire è stata la consigliera comunale della Federazione della Sinistra, Roberta Bianchi, che ha chiesto alcune precisazioni al testo proposto, soprattutto per allevamenti in “stabulazione semi brada”, ovvero ricoveri coperti all’interno di recinti. L’ex sindaco Pietro Fazzi, consigliere di Liberi e Responsabili suggerisce di indicare l’obbligo di demolire le strutture provvisorie utilizzate da ricovero per animali.
Il sindaco ha precisato poi che nel regolamento è indicata la necessità del rispetto di adeguati spazi nei ricoveri e nelle gabbie. “Per quello che riguarda le autorizzazioni per la realizzazione di strutture che richiedano l’impiego di muratura richiedono una procedura, le altre – ha detto il sindaco – debbono essere dismesse al termine dell’uso. Questo non è il luogo per indicare questi passaggi, semmai il regolamento urbanistico”.