La Giorgi (M5S) propone un ‘question time’ per i cittadini in consiglio comunale

30 giugno 2015 | 21:21
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La Giorgi (M5S) propone un ‘question time’ per i cittadini in consiglio comunale

Un “question time” per i cittadini in consiglio comunale. E’ la proposta che stasera (30 giugno) attraverso una mozione ha presentato a Palazzo Santini la consigliera comunale Cinque Stelle, Laura Giorgi. Nella proposta, non votata e rimandata alla discussione nella commissione statuto e partecipazione, si fissa in una sola domanda la possibilità di intervento diretto di ogni singolo cittadino al question time, con la possibilità di replica da parte dell’interpellato in cinque minuti.

“Sicuramente la distanza tra cittadini, politica e istituzioni è molto alta e proprio per questo presentiamo stasera questa mozione – spiega la Giorgi -, che va a seguire anche gli intendimenti del decreto legislativo 33 del 14 marzo 2013. Tale decreto auspica l’ampliamento delle relazioni tra cittadino e amministrazione. Vero che i cittadini lucchesi possono assistere ai consigli comunali, tuttavia non è data loro la possibilità di presentare domande o richieste direttamente durante tali incontri, quindi in maniera pubblica. Possono farlo in separata sede, durante gli orari di ricevimento, ma questo tipo d’incontro non dà garanzie totali di trasparenza e pubblicità, rischiando magari una deriva verso il clientelismo”.
“Per dare uno strumento maggiore di partecipazione alla cittadinanza abbiamo proposto d’ istituire un question time – prosegue la Giorgi -: un momento di confronto diretto e pubblico tra amministrazione e cittadini. Si tratta di dare ulteriori spazi d’inclusione e condivisione al dialogo e alla collaborazione atti a far comprendere che si può e si deve essere partecipi alla vita politica e amministrativa al di là di qualsiasi appartenenza politica, quando il fine è solo quello del bene collettivo. Per question time s’intende uno strumento partecipativo attraverso cui i cittadini pongono quesiti all’amministrazione comunale, con risposta immediata prima dell’inizio del Consiglio Comunale vero e proprio, per ricevere informazioni e chiarimenti su tutto ciò che concerne la vita pubblica di una comunità. Questo strumento ha lo scopo, da un lato, di favorire la partecipazione del cittadino alla vita dell’ente, dall’altro, di consentire a chi amministra di conoscere le posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza.  Già molti Comuni italiani si sono dotati con successo dello strumento del question time, ottenendo risultati incoraggianti anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa”.
Il presidente della commissione statuto e partecipazione, Renato Bonturi (Pd), è il primo a prendere la parola: “Questa amministrazione è molto sensibile al tema della partecipazione – sottolinea – anche se soltanto un anno fa è stato dibattuto tanto il regolamento del consiglio e questo tema avrebbe potuto entrare in quella discussione. Tuttavia questa proposta introduce uno spazio nuovo in consiglio comunale, rischiando di trasformare il Consiglio stesso in spettatore facoltativo di alcune lamentazioni o richieste specifiche dei cittadini. Trovo insomma che sia necessario proporre altre sedi e modalità per consentire questo. Il mio non è un giudizio negativo su questa proposta, ma credo meglio inviare questa proposta alla commissione perché possa venire analizzata e esplorata per capire quali potrebbero essere le strategie migliori per favorire un contatto e uno scambio diretto tra elettori e amministratori”.
Critiche arrivano anche dal consigliere del gruppo misto, Andrea Pini: “Così si rischia di dare un palcoscenico a tanti politici delusi in campagna elettorale – dice -: certe proposte debbono essere assolutamente valutate dalla commissione competente. Inoltre in tre minuti gli eventuali cittadini o comitati interessati non riuscirebbero nemmeno a presentarsi”.
Luca Leone, consigliere di Impegno Comune, è convinto che la proposta della Giorgi sia “meritevole di un approfondimento serio”. Roberta Bianchi, consigliera comunale della Federazione della Sinistra, suggerisce di discutere della pratica nella commissione competente, come chiesto da Renato Bonturi.
La Giorgi attacca Pini: “Ha dato degli stupidi ai cittadini – incalza la consigliera – lui che era del Movimento Cinque Stelle e che è entrato in Consiglio passando subito al gruppo misto, e assumendo un atteggiamento arrogante”. “Non ho offeso nessuno – ha detto Picchi -: ho solo osservato che in tre minuti a disposizioni per le domande non è facile esporre il proprio pensiero”.