Cordoni rilancia: serve un nuovo ente per la promozione

Confcommercio Lucca, è tempo di bilanci per i 70 anni di vita dell’associazione di categoria ma anche di proposte. Sono diverse quelle lanciate ieri sera (30 giugno) dal presidente Ademaro Cordoni, nel corso della sua relazione all’assemblea annuale dei soci che si è tenuta a palazzo Sani. Il numero uno di Confcommercio ha rilanciato la proposta di creare un nuovo ente di promozione turistica, sensibilizzando gli enti a fare rete e collaborare a sostegno anche del commercio nella lotta all’abusivismo. Per quello che riguarda Confcommercio le iniziative non sono mancate: dal caso degli home restaurant, ampiamente segnalato alle istituzioni, fino alle questioni relative alla “liberalizzazione selvaggia” introdotta dal governo Monti. Tutti temi toccati nella relazione che pubblichiamo di seguito integralmente.
“Quest’anno ho deciso di aprire la mia consueta relazione salutando con grande piacere il 70. anniversario di Confcommercio, associazione storica denominata il 13 dicembre 1944 come Associazione Libera per i Commercianti Lucchesi e divenuta poi nel tempo la attuale Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara. Una data, questa, che rende la nostra una delle strutture più antiche su tutto il territorio nazionale all’interno del Sistema Confcommercio. A tale proposito basti pensare che Confcommercio Italia, con sede a Roma, ha festeggiato i suoi 70 anni di vita lo scorso 29 aprile. Sarebbe bello, oggi, poter festeggiare con gioia questo traguardo così significativo raggiunto dalla nostra Associazione, ma la realtà purtroppo ci costringe a pensare prima ad altre cose: nonostante i tanti proclami governativi, infatti, la crisi economica continua a farsi sentire con tutti le sue ricadute, mentre la tanto attesa ripresa tarda a decollare. In questa fase, pertanto, l’attenzione e gli sforzi di Confcommercio sono rivolti soprattutto all’attività sindacale, alla volontà di prestare ai propri iscritti una assistenza a 360 gradi nello svolgimento delle rispettive attività. In questi ultimi dodici mesi, il lavoro svolto da Confcommercio sull’intero territorio di sua competenza ha visto impegnata l’Associazione su tanti e delicati temi: mi riferisco ad esempio alla lotta contro le liberalizzazioni varate dall’ex Governo Monti, che hanno prodotto aperture indiscriminate di negozi di somministrazione alimentare, con alte concentrazioni in zone inadeguate per utenza o per sovrannumero di negozi già esistenti. Il tempo sta dimostrando infatti alcuni gravi errori commessi proprio dal Governo Monti, caduti sopra le teste degli italiani proprio nel momento di massima esplosione della crisi economica. Si pensi alla recente sentenza della Corte Costituzionale sul blocco della rivalutazione degli assegni per i pensionati. Ed è evidente che anche per le liberalizzazioni ci siano tanti aspetti da rivedere. C’è poi, da parte di Confcommercio, la lotta contro l’abusivismo, che in tutte le sue forme rappresenta un’autentica piaga per quelle aziende che lavorano invece in maniera onesta, pagando le tasse e sottoponendosi ai tanti obblighi previsti dalla legge. Una lotta, quella contro l’abusivismo, che ha visto Confcommercio chiedere controlli e contromisure alle istituzioni, sia per quanto riguarda il settore ricettivo, che vede il proliferare di “affittacamere fai da te” all’interno di abitazioni private o di strutture che ospitano persone senza essere in possesso dei requisiti normativi, sia per quanto riguarda il settore commerciale. A tale proposito, Confcommercio si è confrontata di recente anche ad un tavolo istituzionale, chiedendo a tutte le istituzioni preposte controlli mirati e puntuali per la stagione estiva sulle spiagge dei territori di propria competenza, chiedendo un freno reale a un fenomeno – quello degli ambulanti abusivi – che crea grossi disagi ai turisti e gravi danni al tessuto commerciale locale per la messa in vendita di merci contraffatte. Sempre in tema di abusivismo, infine, Confcommercio sta lottando con forza per la regolarizzazione dei cosiddetti home restaurant, fenomeno che vede il proliferare anche sul nostro territorio di vere e proprie attività di ristorazione all’interno di case private, prive però dei vincoli normativi a cui debbono sottostare i normali ristoranti, con la creazione di evidenti disparità e forme di concorrenza sleale. Sotto questo punto di vista, preme sottolineare come il Ministero dello Sviluppo Economico, sollecitato da Fipe Confcommercio Italia, abbia dato ragione alla posizione della nostra Associazione, chiarendo con una propria presa di posizione che anche gli home restaurant non possano considerarsi attività libere e pertanto non assoggettabili ad alcune previsione normativa tra quelle applicabili ai soggetti che esercitano un’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Sia chiaro che Confcommercio non intende in alcun modo sposare una linea di difesa corporativa di chi opera nel settore da tanto tempo, quanto piuttosto impostare un ragionamento serio su uno sviluppo commerciale in armonia col suo tessuto e le sue dimensioni. Capitolo a parte, in questa mia relazione annuale, non può non essere riservato al settore del turismo: giova ricordare in questa sede come Confcommercio giudichi ormai da svariati anni il turismo come l’unica, vera forma di contrasto alla crisi economica generale, e di rilancio del comparto economico. La nostra Associazione, oltre a dialogare con le varie Amministrazioni del territorio per bloccare l’introduzione della tassa di soggiorno, laddove non ancora esistente, o per il reinvestimento dei suoi proventi in promozione turistica, laddove esistente, auspica la creazione di un organismo che si occupi a tempo pieno e a 360 gradi di turismo e promozione, andando così a sostituire le Apt, la cui scomparsa ha creato un vuoto istituzionale che ad oggi non è stato rimpiazzato da nessuno. Sotto questo punto di vista, Confcommercio ripone molta fiducia nell’operato di Lucca Promos, società creata dalla Camera di Commercio che ha come sua finalità principale proprio la promozione turistica del territorio e che vedrà per la prima volta assegnata la presidenza a Confcommercio per il prossimo quinquennio. Fra le cose positive che hanno contraddistinto l’ultimo anno di attività, c’è stata senza dubbio la crescita costante della nuova Confcommercio interprovinciale d’area vasta che vede uniti i territori di Lucca e Massa Carrara. Area vasta, questa, che proprio un anno fa, vide la sua nascita, prima in Italia all’interno del mondo Confcommercio, in occasione della nostra assemblea annuale dei soci. Oggi, esattamente dodici mesi dopo, questo percorso cresce e comincia a dare i primi frutti concreti, lasciandoci la certezza che la nostra esperienza, unita alla voglia del tessuto di Massa e Carrara, produrrà risultati importanti per il commercio e l’economia locale di fronte alle tante e impegnative sfide che l’attendono. Per quanto riguarda il territorio di Viareggio, possiamo annunciare che è stato condotto in porto un lungo percorso di riunificazione con la locale Ascom, che permetterà a Confcommercio di presentarsi al fianco di tutte le imprese sotto una sola bandiera. Di recente, ci sia consentito un piccolo elogio a noi stessi, Confcommercio Italia ha stilato una classifica nazionale delle varie realtà provinciali per numero di iscritti e radicamento sul territorio di appartenenza. Ebbene, in questa classifica Confcommercio Lucca e Massa Carrara risulta ai primi posti: posizione, questa, che rappresenta per noi un motivo di autentico orgoglio. Un prestigio, quello di cui gode la nostra Associazione, ci sono anche i tanti incarichi ricevuti da nostri componenti a livello regionale e nazionale del Sistema Confcommercio. Mi riferisco, in ordine alfabetico, a Grazia Casanova diventata Presidente regionale del Terziario Donna; a Giovanni Catelli, vicepresidente nazionale della Fit (Federazione italiana tabaccai); al sottoscritto, entrato a far parte del Consiglio nazionale di Confcommercio; ad Antonio Fanucchi, presidente regionale e componente di giunta nazionale della 50 & Più e di Enasco; ad Alessandro Gabriele, presidente regionale di Fimaa, in procinto di entrare a far parte della giunta nazionale; ad Iliana Nutini, componente del Consiglio nazionale di Federcalzature; a Benedetto Stefani, componente di giunta nazionale di Fipe. Nell’avviarmi a concludere questo mio intervento, vorrei rivolgere una serie di sentiti ringraziamenti: il primo di tutti al nostro Direttore Rodolfo Pasquini, impegnato costantemente in un complesso, ma preziosissimo lavoro di crescita dell’intera struttura d’area vasta sui territori della Lucchesia, della Versilia, della Valle del Serchio e di Massa Carrara. Un ringraziamento poi a ciascun componente di giunta e del consiglio direttivo, e ai presidenti dei vari Centri commerciali naturali per il lavoro di promozione di ogni singolo territorio. Una menzione a parte per la Commissione centro storico e il suo lavoro sindacale a tutele delle attività della città. Un ringraziamento, infine, a tutto il personale della Struttura Confcommercio, il cui prezioso operato nei settori della formazione, del credito, del sindacato e della contabilità ci permette di offrire una gamma di servizi sempre maggiore e adeguata alle esigenze dei nostri associati. Agli iscritti, invece, dico di non arrendersi: la crisi continua ad esserci e nessuno se lo nasconde, ma noi piccoli imprenditori, con grande volontà e professionalità, ma anche con fantasia e immensa creatività dobbiamo venirne fuori, riappropriandoci del nostro futuro. Grazie”.