
Adesso è ufficiale: Comune di Lucca e Unicoop Firenze hanno firmato l’accordo che prevede il trasferimento del punto vendita a San Filippo (con tanto di espansione di superfici) ed una pioggia di contropartite per la città. Il documento è stato siglato alle 14 di ieri (1 luglio) e stamani i contorni dell’operazione sono stati illustrati a palazzo Orsetti, alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, degli assessori Giovanni Lemucchi, Serena Mammini e Celestino Marchini e, per Unicoop, del responsabile relazioni esterne Claudio Vanni, affiancato dal responsabile dei supermercati Unicoop Firenze, Giovanni De Nitto.
Unicoop ed istituzioni invitano subito alla prudenza perché l’accordo è freschissimo e le operazioni restano in continuo divenire, ma diversi sono i dati certi. Tanto per cominciare l’investimento: Unicoop ha stanziato 8 milioni di euro per la nuova struttura e, in base agli accordi presi con il Comune, circa 520mila euro di lavori saranno compiuti con i soldi della maggiore cooperativa Toscana. Si tratta, in particolare, di 380mila euro che la società verserà nelle casse comunali per la realizzazione di opere funzionali al miglior assetto della zona in termini di viabilità, parcheggi, piste ciclabili e verde pubblico. A questa somma deve essere sommata quella di circa 120-140mila euro necessari per la realizzazione di un parcheggio da 46 posti nell’area limitrofa alla struttura di vendita e destinato ad uso pubblico (più 100 destinati solo ai clienti del supermercato): in questo modo, trovandosi il nuovo supermercato a poche centinaia di metri dall’ospedale San Luca, il Comune conta di risolvere parzialmente il problema parcheggio per gli operatori dell’ospedale. Si è parlato di supermercato per un motivo preciso, spiegato da Vanni: “Tutto quello che avete letto nei giorni scorsi – spiega – circa la volontà di fare un mega centro commerciale, è falso. Noi trasferiamo la struttura da via Romana nel complesso acquistato alla società Andreini, tra via di Tiglio e la via Romana: lì faremo un supermercato. Poi potranno anche esserci servizi accessori, come lavanderia, parafarmaceutica e via dicendo, ma si tratta di proposte ancora in fase di studio”.
La nuova Unicoop aprirà nei primi mesi del 2016 e raddoppierà in dimensioni e personale (ingressi da via di Tiglio e via Francesconi): “E’ vero – osserva De Nitto – abbiamo a disposizione un’area di circa 3mila metri quadri, ma ancora dobbiamo decidere come utilizzarla complessivamente. Partiremo con un punto vendita che avrà il doppio delle dimensioni rispetto a quello attuale (di 700 metri quadri) e forse anche qualcosa di più. Al momento dell’apertura contiamo di avere 50 dipendenti, contro i 30 attuali, anche se il nostro obiettivo è di arrivare ad averne 60: ci riusciremo, magari non subito”. E, proprio riguardo alle nuove assunzioni, ecco un altro risultato importante conseguito da palazzo Orsetti: l’accordo firmato ieri prevede infatti che Unicoop dia precedenza, a parità di professionalità, ai residenti nel comune di Lucca. Non solo: questa preferenza dovrà essere accordata anche con riferimento ai produttori e agli operatori del Comune e della provincia di Lucca, in modo da alimentare la filiera locale: “Del resto questa è la nostra missione – spiega Vanni – noi abbiamo testa e corpo a Firenze, siamo fortemente radicati sul territorio toscano. Qui a Lucca ci sono molti prodotti d’eccellenza e noi vogliamo attingere da quelli. Non solo: il nostro arrivo fungerà da calmiere per i prezzi, perché dovunque andiamo le altre insegne li modificano, ben sapendo che abbiamo i prezzi più bassi in regione”.
Il sindaco Tambellini ricorda invece come la delibera di indirizzo di giunta sia stata firmata da lui personalmente: “Si riferiva a diversi assessorati – afferma – per cui ho voluto sottoscriverla io, anche come assunzione di responsabilità rispetto a questo passaggio. Noi crediamo fortemente che questa operazione si tradurrà in un beneficio per la città, sotto diversi punti di vista. Dovevamo attendere che il San Luca entrasse in pieno regime: adesso che ha superato l’anno di vita tutto è più semplice”. Ma cosa cambia dal punto di vista urbanistico? Intanto bisogna evidenziare un passaggio fondamentale: non ci saranno due Coop. Nel momento stesso in cui aprirà la nuova sede quella vecchia chiuderà e potrà essere poi riutilizzata (è di proprietà di Ipercoop) da chi ne faccia richiesta, ma non per finalità alimentari: “Potranno inserirsi lì attività commerciali e non”, osserva Mammini. Il carico urbanistico dovrebbe quindi risultare alleggerito di circa 700-800 metri quadri, almeno in prima battuta. “Non si tratta di un nuovo insediamento – prosegue l’assessora – ma di un trasferimento con una sede ingrandita. In questo modo si sostituisce una struttura fatiscente e si migliora un angolo importante della parte est cittadina. Ci saranno benefici importanti per i cittadini, in termini di servizio”. Lemucchi ricorda che l’apertura era scontata e che, con questa operazione, Lucca è finalmente coperta dalla grande distribuzione: “Adesso non restano più molti spazi – afferma – anche perché dobbiamo tutelare gli esercizi commerciali più piccoli, che comunque vivranno questo rapporto con la nuova Ipercoop come produttori”.
A Marchini il compito di spiegare, nello specifico, come verranno utilizzati i soldi: “Intanto useremo il denaro per una pista ciclabile che vada da San Concordio all’ospedale – dice – percorrendo via Francesconi, passando per via di Tiglio e arrivando fino alla chiesa di San Filippo. E’ ovvio che il collegamento sarà ancora più rapido a sottovaso di via Ingrillini concluso: lì i lavori proseguono secondo i tempi ragionevolmente previsti. Poi verrà asfaltato ed illuminato il parcheggio che la ditta Del Debbio farà accanto al nuovo parcheggio per l’ospedale e lo stesso verrà fatto per il parcheggio di via Bongi. Vogliamo inoltre migliorare notevolmente il parco giochi dell’Arancio e asfaltare il parcheggio davanti al cimitero dell’Arancio”.
L’Unicoop si allarga a Lucca per una serie di motivi specifici, abilmente sintetizzati da Vanni: “Abbiamo 28mila soci qui – asserisce – e non potevamo continuare a soddisfare i loro bisogni nella sede attuale, troppo piccola. Inoltre sappiamo che i cittadini vogliono trovare tanti servizi concentrati in un luogo per non fare troppi km: siamo qui per venire incontro a loro, ai soci e ai lavoratori, perché assumeremo personale”. Poi il responsabile per le relazioni esterne si toglie un sassolino: “Francamente non comprendo le polemiche – afferma – perché il problema esiste quando non ci sono gli investimenti. Noi veniamo qui per investire e creare posti di lavoro, oltre a ricadute benefiche sul territorio. Ma ci siamo abituati: fanno le barricate per non farci venire e poi le rifanno per non farci andare via”.
Altro passaggio fondamentale: l’accordo avviene a situazione sanata dal punto di vista edilizio. Ciò significa che gli impedimenti che precedentemente ostavano alla costruzione della nuova Ipercoop oggi non esistono più e, nemmeno, esiste il problema del parcheggio vincolato al fatto di essere dedicato alle attività produttive: “Se è un accordo compensativo? Niente affatto – afferma il sindaco – perché noi ci siamo sentiti in diritto di avanzare queste proposte a Unicoop e loro potevano anche dire di no. Certo il ricorso alle aule di tribunale non avrebbe giovato a nessuno, ma in fondo molto di quello che faranno a Lucca è scritto nel loro scopo sociale. Se mi attendo polemiche? Ce ne sono sempre, ma la saggezza amministrativa prevede operazioni come questa, foriere di molteplici vantaggi per la città. Abbiamo seguito le leggi nazionali e abbiamo anche avanzato delle contropartite, accettate da Unicoop: questo è quanto”. Tambellini spende una parola conclusiva per le ulteriori polemiche sulla viabilità intorno al San Luca: “Sono partiti i lavori sul pezzo di via Romana che si collegherà all’ospedale e nella zona in cui abbiamo dovuto togliere 20 piante ne ripianteremo 92, oltre a fare un nuovo parco. Il contesto è profondamente cambiato rispetto ad un anno fa. Noi non avevamo grande timore, perché spendemmo 21mila euro per commissionare uno studio sulla trasportistica all’università di Pisa e gli esiti dello stesso ci rassicurarono molto. I lavori alla rotonda di porta Elisa, quelli al sottopasso di via Ingrillini e questi intorno al San Luca daranno un volto migliore alla città”.
Paolo Lazzari