Lettera aperta al sindaco: “Ecco perché è sbagliato vendere le quote Salt”

3 luglio 2015 | 10:28
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Lettera aperta al sindaco: “Ecco perché è sbagliato vendere le quote Salt”

Lettera aperta al sindaco di Lucca contro la vendita delle azioni Salt. A scriverla è il commercialista Stefano Poli, che spiega: “Pongo al sindaco di Lucca e ai suoi cittadini alcune mie personali considerazioni sulla annunciata vendita del pacchetto azionario Salt Spa posseduto dal Comune di Lucca attraverso della sua controllata Lucca Holding Spa. Per chi non è al corrente della questione, ricordo che il Consiglio Comunale di Lucca ha deliberato, quasi all’unanimità, la vendita del pacchetto azionario Salt in bilancio nella Lucca Holding, per l’importo di 16.678.800 euro, adducendo motivi che con il ricavato può essere dato il via ad interventi di ordinaria manutenzione del territorio, fermi ad oggi per mancanza di fondi nel relativo capitolo di spesa”. “La cosa – spiega Poli – a prima vista, sembrerebbe più che logica. Oggi Lucca versa in uno stato pietoso per quanto riguarda la manutenzione del manto stradale, dei giardini e quant’altro necessario al decoro di una città vuole fare del turismo un punto di forza della sua economia. Ma non è così, perché, una volta utilizzato tutto il ricavo della vendita delle azioni nei vari interventi di manutenzione ordinaria di tutto quanto necessità la città, il problema si riproporrà in tutta la sua criticità. Non si vende un bene del patrimonio comunale per fare fronte a spese correnti e ricorrenti, o meglio lo si può fare, all’ultimo e per forza, quando non emergano altre soluzioni”.

“E’ utile ricordare, per chi ancora non lo sapesse – prosegue – che le azioni Salt sono state acquistate da Lucca Holding Spa per il prezzo di 12.156.813 euro e che dall’esercizio 2003 all’esercizio 2014 hanno fruttato dividendi per 20.331.900 euro.  Praticamente i dividendi percepiti hanno coperto tutto l’investimento iniziale. Il rendimento medio della partecipazione azionaria è stato di  1.694.325 euro all’anno nei dodici anni di vita di Lucca Holding, pari al 13,93 per cento dell’investimento. E se anche nell’ultimo quinquennio, il dividendo medio è sceso ad 1.018.420 euro e il rendimento si è assestato al 8,37 per cneto per effetto della crisi economica che ha interessato tutta l’Europa, non c’è alcuna logica nel vendere un asset che oltre alla sicurezza dell’investimento, dà rendimenti nettamente superiori ai livelli medi del mercato azionario. Con questo scenario, ci sono più soluzioni per ottenere la disponibilità finanziaria da dedicare alle opere di manutenzione ordinaria e di riassetto del decoro urbano. Dato che il valore di mercato delle azioni Salt è stato periziato in 16.678.800 euro, una soluzione di tutto riposo, potrebbe essere quella che Lucca Holding Spa contragga un mutuo con garanzia reale dando in pegno le azioni Salt. Considerando il buon rating di Lucca Holding, la garanzia offerta, è possibile spuntare dal sistema bancario un tasso di interesse sul mutuo non superiore al 2,5 per cento. Se Lucca Holding Spa contraesse un mutuo pari al valore della partecipazione azionaria Salt rimborsabile a 20 anni, la rata annuale del rimborso del prestito si assesterebbe su un importo non superiore ad 1.050.000 euro annui. Questa rata, visto l’andamento pluriennale dei dividendi erogati dalla Salt, sarebbe coperta dai dividendi futuri della partecipazione”.
“In questo modo il Comune di Lucca – chiude il commercialista – da una parte raggiunge il suo obbiettivo di ottenere disponibilità finanziarie per effettuare gli interventi che deve mettere in atto per riportare la città ad un decoro degno della sua storia e delle sue bellezze, dall’altra mantiene in essere nel patrimonio di Lucca Holding, una partecipazione che ha dato e darà anche in futuro buoni frutti, in considerazione che il Gruppo Gavio è, a livello nazionale, il terzo imprenditore nell’ambito delle concessioni Anas per la gestione della rete autostradale”.